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Vi spiego cosa accadrà dopo le dimissioni del Papa. Parla Mirabelli

Sarà il 28 febbraio l’ultimo giorno da Pontefice di Benedetto XVI. Nell’annunciare le dimissioni, il Santo Padre ha indicato anche il termine preciso di fine del suo pontificato, l’ultimo giorno di febbraio alle ore 20. E poi cosa accadrà?, si chiedono i fedeli già provati dalla sua clamorosa decisione. Formiche.net lo ha domandato a Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte costituzionale e docente di Diritto ecclesiastico all’Università di Tor Vergata. “Da quel giorno la sede viene definita vacante, Benedetto XVI non eserciterà più le sue funzioni e varrà la disciplina prevista per questa eventualità che in genere è relativa alla morte del Pontefice, in questo caso per sua rinuncia – spiega Mirabelli – Il camerlengo Tarcisio Bertone e il decano Angelo Sodano gestiranno, utilizzando un termine laico, ‘l’ordinaria amministrazione’ ma non ci sarà più atto o provvedimento preso a nome del Papa. Decadranno automaticamente tutti quanti i titolari di uffici che hanno un legame con il Pontefice che li ha nominati ma rimarranno i poteri giurisdizionali per i vicari del Papa che sono rispettivamente il cardinal Agostino Vallini per Roma e il cardinal Angelo Comastri per la città del Vaticano”.

Quando inizierà il Conclave?
Il Conclave deve necessariamente svolgersi tra 15 e 20 giorni dopo l’apertura della sede vacante per consentire ai cardinali provenienti da tutto il mondo di raggiungere il Vaticano. Poi inizieranno le attività inerenti al voto per eleggere il nuovo Papa.

Le votazioni avverranno per la prima volta secondo le norme volute da Joseph Ratzinger e inserite nella costituzione di Giovanni Paolo II che impongono sempre una maggioranza di due terzi. Ciò renderà più difficile l’elezione?
La maggioranza qualificata ha l’obiettivo di assicurare maggiore convergenza sul nome che verrà scelto. Non penso che questo renda più complicata la decisione.

Quale sarà il potere del Cardinal Bertone in questa fase? Il Camerlengo influirà sul conclave? Joseph Ratzinger lo era all’ultimo conclave e venne eletto Papa.
L’influenza sul conclave può dipendere dall’autorevolezza personale del Camerlengo ma non è legata all’ufficio che è appunto di gestione dell’ordinaria amministrazione e non di indirizzo.

C’è un problema di coabitazione di “due Papi” che creerà confusione tra i credenti?
Non credo ci sarà confusione. Avverrà quello che accade in una dimensione minore con i vescovi diocesiani. Il codice di diritto canonico prevede che rinuncino al 75° anno di età al loro incarico, questo succede per i tutti i vescovi ma poi le loro dimissioni possono essere accettate o meno dal Pontefice. In alcune diocesi quindi convivono il vescovo emerito e quello titolare. Al Papa, in quanto vescovo di Roma, avverrà la stessa cosa. E poi nell’annuncio dato da Benedetto XVI c’era la volontà di continuare a sostenere la Chiesa con la preghiera e un atteggiamento ritirato. Non credo che si determini quindi una situazione di Papa e anti-Papa, né di due Papi.

I giornali si stanno sbizzarrendo nel toto-successore. Lei che idea si è fatto?
La trovo un’esercitazione inutile e infruttuosa, richiama l’attenzione pubblica, certo ma l’elezione del successore di Pietro non raramente è sorprendente.

Carlo Freccero in un’intervista a Dagospia ha detto che con la decisione di Benedetto XVI “cambia tutto, Si rivoluziona la dottrina millenaria della Chiesa. Il Papa non è più il Vicario di Cristo, portatore di un ruolo di origine divina che si conclude con la morte. Il pontefice diventa un funzionario”. Condivide?
Non credo sia così. Ci sono ovviamente differenti valutazioni di fronte a questo gesto, che comunque è stato fatto in piena coscienza. Come per i vescovi, il Papa non perderà la sua qualità, la sacramentalità dell’episcopato. È una situazione nuova e capisco che disorienti ma il codice di diritto canonico prevede questa ipotesi sia in quello del 1917 che nella nuova versione post-conciliare.

Per Pasqua il mondo potrà accogliere il nuovo successore di Pietro?
Non si possono fare previsioni ma penso proprio che sia così.



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