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Banche, lusso, calcio e cultura. L’attivismo del Qatar

Il fondo sovrano del Qatar è pronto a immettere almeno 3 miliardi di dollari nel gigante bancario russo Vtb. A rivelare l’accordo che potrebbe concretizzarsi già la prossima settimana è il Telegraph. Citigroup è al lavoro con la Vtb per completare l’aumento di capitale e porre termine alla ricerca di nuovi investitori lanciata la scorsa estate.

L’operazione russa

Tuttavia, mette in guardia il quotidiano britannico, sull’intesa manca ancora la firma e tutto potrebbe saltare. Vtb è uno dei principali istituti della Federazione e può vantare tra i suoi clienti alcuni dei maggiori oligarchi russi. Un nome su tutti quello del patron del Chelsea, Roman Abramovich, il cui figlio Arkady, secondo quanto riportato da Bloomberg, ha passato la selezione per un programma di tirocinio nella divisione investiment banking per la sede londinese dell’istituto.

L’avamposto di Gaza

L’iniziativa del fondo qatariota è l’ennesimo segno dell’attivismo di Doha. Il regno è ben noto soprattutto grazie all’emittente al Jazeera alla ribalta con i servizi sulla guerra a Gaza a cavallo tra dicembre 2008 e gennaio 2009 e poi con la copertura delle sollevazioni delle Primavere arabe. Il ruolo di Doha nel nuovo scenario del mondo arabo è stato poi cementato lo scorso ottobre con la visita nella Striscia dell’emiro Hamad bin Kalifa al Thani, alla vigilia della festa musulmana di Eid al-Adha. Senza dimenticare l’inivio di caccia durante la guerra in Libia e il sostegno assieme assieme ai sauditi alle fazioni che combattono per abbattere il potere di Bashar al Assad in Siria.

Le altre operazioni del fondo di Doha

Se l’accordo con la Vtb dovesse andare in porto sarebbe l’ultimo in ordine di tempo di una serie di investimenti che negli ultimi due anni lo hanno visto entrare nel colosso minerario Xstrata, nel lusso e nei media francesi tramite la Lvmh e la Lagardere, editore di Paris Matche ed Elle, fino all’Italia con Valentino e la Costa Smeralda. Senza contare gli interessi nel mondo del pallone con la proprietà del club francese Paris Saint Germain e con l’organizzazione della Coppa del Mondo di calcio nel 2022, sulla cui assegnazione pesa tuttavia l’ombra della corruzione.

L’aspetto culturale

C’è infine il lato culturale. Arabian Business riporta la notizia l’istituzione di un fondo da 100 milioni di dollari, lanciato dal Doha Film Institute in collaborazione con la statunitense Participant Media, capace di finanziare circa 12 o 16 produzioni. Le due società sono attualmente a lavoro nel cofinanziamento di un adattamento animato del Profeta di Khalil Gibran, nelle sale forse già dal prossimo anno. Sono inoltre in corso trattative per il lancio di un nuovo canale televisivo.



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