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Guida alle elezioni. Industria e digitale secondo Bersani, Berlusconi, Monti, Giannino e Grillo

Cosa prevedono le coalizioni che competono nella corsa a Palazzo Chigi in materia di industria e innovazione digitale? Ecco una rapida rassegna dei programmi dei maggiori partiti come sintetizzati e analizzati anche dal Sole 24 Ore.

Scelta Civica-Udc-Fli

Nel programma della coalizione che sostiene il premier, Mario Monti, si prevede un Fondo per le ristrutturazioni industriali, che faccia da collante per gli investimenti privati. Inoltre attraverso un credito strutturale d’imposta sarà possibile aumentare gli investimenti in ricerca e innovazione. Si punta poi a far emergere un vero mercato dei capitali di rischio, in particolare seed capital, a migliorare la proiezione internazionale delle imprese medio-piccole e avvicinare il livello di investimenti esteri alla media europea.

Partito Democratico

Il Partito Democratico punta al rilancio del piano “Industria 2015”, da aggiornare in “Industria 2020” per promuovere un piano di alfabetizzazione digitale per le pmi e rilanciare l’innovazione tecnologica in settori come l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e il made in Italy. Anche il Pd, come Monti, propone un credito d’imposta per gli investimenti in ricerca. Tre miliardi di euro provenienti dai fondi Ue 2014-2020 dovrebbero essere impiegati per portare la fibra ottica in scuole e strutture sanitarie. Previsti anche incentivi per l’uso della moneta elettronica, anche mediante agevolazioni per gli esercizi commerciali nell’acquisto dei dispositivi appositi. Nel programma anche l’aliquota agevolata a termine per lo sviluppo dell’e-commerce e l’adeguamento dell’Iva sui libri digitali al 4% dal 21% attuale.

Popolo della Libertà

Il partito di Silvio Berlusconi punta a cambiare il sistema degli incentivi alle imprese, orientandoli verso un fondo che alimenti ricerca e taglio del cuneo fiscale. Di qui, l’idea di utilizzare anche la Cassa Depositi e Prestiti per finanziare l’innovazione, favorire gli imprenditori under 35 e riconoscere detrazioni, per 5 anni, alle aziende che assumono giovani a tempo indeterminato.

Movimento 5 Stelle

Beppe Grillo ha dedicato particolare attenzione alle piccole e medie imprese, lanciando anche un sondaggio dove chiedeva di votare le priorità per il loro rilancio economico. Tra le varie proposte, agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di ristrutturazione energetica. Nel campo delle telecomunicazioni poi Grillo prevede la statalizzazione della dorsale telefonica, con riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia, e impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico.

Rivoluzione Civile

Anche la lista che candida alla presidenza del Consiglio l’ex magistrato, Antonio Ingroia, prevede agevolazioni per le imprese che investono in ricerca e innovazione e assumono a tempo indeterminato. Ingroia punta a creare occupazione soprattutto nei settori del turismo, della moda, dell’agricoltura, della cultura e della green economy. Sulle telecomunicazioni, Rivoluzione Civile propone libero accesso internet a tutti a banda larga in tutto il paese.

Fare per Fermare il declino

Oscar Giannino propone un programma di liberalizzazioni per rilanciare l’economia italiana. Si citano misure per la creazione di nuove imprese, senza ulteriori dettagli, e molto spazio viene riservato anche all’agricoltura, con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli all’accorpamento fondiario e riformulare il sistema di aiuti della Politica Agricola Comune europea, favorendo l’aggregazione delle piccole imprese.

 


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