Nonostante crisi e conflitti, la Grecia è la democrazia che ispira l’Europa moderna. Ecco perché festeggiarla. Il commento di Marco Vicenzino
Dopo 400 anni di dominazione straniera, la Grecia iniziò la sua guerra di indipendenza il 25 marzo 1821 e ora entra nel suo terzo secolo di libertà. È stato ottenuto attraverso i sacrifici di coloro che credevano in qualcosa al di sopra e al di là di sé stessi – e dei calcoli geopolitici delle maggiori potenze del tempo (principalmente Gran Bretagna, Francia e Russia).
Sebbene gli ultimi due secoli siano stati testimoni di numerose crisi e conflitti sanguinosi (persino una tragica guerra civile), la Grecia continua a evolversi e mantiene un ruolo di primo piano in Europa, nell’alleanza transatlantica e nella più ampia comunità globale di nazioni libere.
Sebbene l’attuale pandemia abbia limitato la capacità della Grecia di celebrare questo giorno storico in patria e possa aver offuscato la sua meritata importanza all’estero, il simbolismo del 25 marzo è indispensabile per le nazioni democratiche di tutto il mondo.
È stato in Grecia che la democrazia è nata nel mondo antico. Ed è in Grecia che il 25 marzo 1821 la democrazia ha ispirato l’Europa moderna e il mondo a perseguire la via della libertà.
Tutti i popoli amanti della libertà devono celebrare e riconoscere il 25 marzo in quanto riafferma gli ideali che permeano le nostre società e vite quotidiane e fornisce speranza a milioni di persone in tutto il mondo che continuano a essere private dei frutti di questa grande eredità storica nata in Grecia.