Forse non vedevano l’ora di poter affondare il colpo. Di sicuro l’avanzata nei sondaggi di Fare per Fermare il Declino stava preoccupando non poco il Pdl e la Lega. E quasi sicuramente l’efficacia dei messaggi del movimento turbo liberista (che li si possa condividere o no) spiazzava avversari e concorrenti.
Sarà per questi motivi o per altri ancora (non esclusa anche una certa umana invidia per la notorietà in verità non improvvisa del personaggio) ed ecco che si possono comprendere le non troppo amorevoli attenzioni dei giornali più vicini al centrodestra capeggiato da Silvio Berlusconi.
Le attenzioni di Libero
“Il declino di Giannino”, titola in prima pagina oggi il quotidiano Libero diretto da Maurizio Belpietro. E all’interno diversi articoli abbastanza antipatizzanti verso l’intellettuale liberista candidato premier di Fare per Fermare il Declino colto in fallo accademico da un altro fondatore del movimento, l’economista Luigi Zingales. In uno dei pezzi di Libero Quotidiano si raccontano e si ricordano le diverse e cangianti dichiarazioni di Giannino su Montezemolo, Maroni, Formigoni e Monti.
L’epoca di Libero Mercato
Si vede che al quotidiano ora diretto da Belpietro non nutrono troppa simpatia anche giornalistica verso l’ex direttore di Libero Mercato, il dorso di economia e finanza del quotidiano milanese fondato e diretto proprio da Giannino quando il quotidiano della famiglia Angelucci era diretto da Vittorio Feltri. Gli affezionati lettori ed estimatori di Giannino rammentano ancora le posizioni non troppo distanti dell’attuale candidato premier rispetto a Silvio Berlusconi o a Giulio Tremonti, ora nel mirino (più il primo che il secondo, a dirla tutta) del Giannino politico e non più giornalista.
L’affondo del Giornale
Ma tra i simpatizzanti e i vertici di Fare stanno destando più fastidio le intercettazioni spiattellate dal quotidiano il Giornale diretto da Alessandro Sallusti in cui Giannino parla di un rapporto amichevole con l’entourage di Roberto Formigoni.
Gli effetti della campagna
Si vedrà se la campagna imbastita da Libero e Giornale proseguirà e se avrà effetti. Per il momento la lettura dei due quotidiani ha indotto la firma del Corriere della Sera, Pierluigi Battista, a prendere questa decisione annunciata via Twitter: “Vabbé, con quei due giornali che linciano, stavolta si vota Giannino”.
