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Ecco errori e omissioni di Bersani. Parla Macaluso

“Una situazione allarmante”. Commenta così Emanuele Macaluso, storico dirigente del Pci, ex direttore de l’Unità e del Riformista, ora editorialista del quotidiano l’Unità diretto da Claudio Sardo, l’attuale situazione politica dopo le elezioni di domenica e lunedì. “I giornali ci scherzano e lisciano il pelo a Grillo. Qui non si è capito che il Paese è nelle sabbie mobili”, dice Macaluso, in un’intervista a Formiche.net.

Il modello siciliano visto dal siciliano Macaluso

Macaluso è pessimista sul raggiungimento di un punto di incontro tra il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, per formare una maggioranza al Senato. Una collaborazione come quella che il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, sta realizzando con i grillini non sarebbe proprio imminente, nonostante il modello siciliano siano stato evocato da Grillo: “L’Italia non è la Sicilia. Con un governicchio in mano a Grillo – dice Macaluso non solo come giornalista e scrittore siciliano – che ora dice una cosa e dopo un’altra, non si andrebbe avanti. Non si vede poi al Senato come farebbe ad avere la fiducia, visto che lo stesso Grillo ha detto che non la voterà”. Anche perché, fa notare Macaluso, a Palazzo Madama “l’astensione equivale a un voto contrario”. Un accordo di programma, quindi, “non sarebbe possibile. Sono pessimista, che programmi fai con Grillo su Europa, euro e finanza pubblica?”.

Lo spettro Grecia

“Il Paese potrebbe trovarsi presto in una situazione greca. Questo è il dramma in cui siamo entrati. Non è pensabile che in una situazione così non ci sia una piattaforma per fronteggiare la crisi, proprio ora – aggiunge – che serve un governo forte, fortissimo che adotti misure di grande rilievo”.

No a una grande coalizione con il Pdl

Neanche una grande coalizione con il Popolo della Libertà sarebbe percorribile perché “come si fa a dialogare con un partito che ha come massima preoccupazione quella di trovare un salvacondotto al Cavaliere? Com’è possibile pensare che in un momento come questo il problema per l’Italia è quella di salvare Berlusconi dai guai giudiziari?”, si chiede Macaluso.

Rischio deriva

Al momento quindi, l’unica via che Bersani deve tentare è quella di “fare proposte forti, anche al Paese, e dire come stanno le cose. Solo così ci si potrà poi assumere la responsabilità di tornare a votare. Anche perché – osserva Macaluso – senza Governo rischiamo la deriva”.

L’intesa auspicata tra Monti e Bersani

Certo, il segretario democratico deve rimproverarsi qualcosa. Ad avviso dell’ex direttore de l’Unità, “ha sbagliato, così come il premier Mario Monti, a non formare un’alleanza di centrosinistra. Una coalizione tra loro due avrebbe scoraggiato i grillini e la destra perché si sarebbe presentata come quella favorita. Non si è capito qual era il vento che stava crescendo nel Paese”.

Il prossimo capo dello Stato
Infine, un’ulteriore preoccupazione: l’elezione del prossimo capo dello Stato: “Questa è la seconda incognita che grava sul Paese e non è certo meno grave della prima”.

 



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