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Berlusconi e Bersani tra piazze e piazzate

Le contraddizioni del Pdl frutto della metamorfosi programmatica del partito fondato da Silvio Berlusconi sono state scandagliate a sufficienza. Ma le discussioni politologiche non sono all’ordine del giorno nelle manifestazioni di piazza, come quella organizzata dal Pdl in Piazza del Popolo a Roma.

La manifestazione è servita al centrodestra per ribadire che Silvio c’è e lotta sempre e comunque con il Pdl. Come dire, indirettamente, a Pierluigi Bersani: attento ad accelerare sull’ineleggibilità per il nostro leader, piuttosto noi siamo a disposizione per un governo di responsabilità nazionale.

Ma finora il Pd capitanato da Bersani, al di là di generiche disponibilità a parlare di riforme istituzionali con tutte le forze politiche, punta a coinvolgere, o meglio a sedurre, con gli otto punti programmatici da tempo annunciati qualche benevolente parlamentare grillino.

Ma le contraddizioni del Pdl, che in campagna elettorale ha assunto i connotati astrusi di una forza populista e anti europea, sono ben poca cosa rispetto a quelle che sono emerse da un’altra manifestazione: quella in Val di Susa, dove parlamentari grillini hanno ribadito il no all’Alta Velocità.

Ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Vito Crimi: non sappiamo ancora con quale strumento (commissione di inchiesta, mozione, disegno di legge o altro) ma noi siamo per bloccare e azzerare l’opera. Un’opera su cui c’è stato da sempre il consenso e l’assenso del Pd.

Eppure Bersani conta di avere il consenso e l’assenso di Grillo e dei grillini per l’auspicato esecutivo. A 5 stelle?


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