E’ terra bruciata quella in Europa, e Chrysler tenta la via di Mosca, con l’obiettivo di giungere fino a Pechino. In Jeep. La casa di Detroit prevede infatti di avviare la produzione di Jeep in Russia il prossimo anno. “Stiamo valutando tutte le opzioni. Non c’è motivo per cui non possiamo centrare la data del 2014”, ha spiegato il responsabile del marchio Jeep, Mike Manley.
Le mire di Jeep nel mondo
Le auto importate, sottolinea il Wall Street Journal, sono soggette a una tassa di demolizione che fa aumentare i prezzi. Chrysler ha venduto 4.700 auto in Russia nel 2012, circa 15.000 in meno rispetto a Land Rover. Jeep ha tentato di espandere la sua produzione fuori dal Nord America per aumentare le vendite a livello internazionale puntando a 800mila auto in tutto il mondo entro il 2014, dal record di 701mila immatricolazioni del 2012.
Le partnership di Fiat
Nel frattempo Fiat, azionista di maggiornanza di Chrysler, sta cercando di farsi strada per costruire Jeep in Cina sfruttando la partnership con Guangzhou Automobile Group, con cui ha già firmato un accordo per espandere la produzione di modelli Fiat. In Russia il Lingotto ha cercato di collaborare anche con Oao Sollers, partnership che le è stata soffiata da Ford.
Il mercato russo
Le altre case hanno avuto infatti più fortuna. Se Renault ha acquistato il 25% di Oao AvtoVaz, la tedesca Daimler ha siglato un’intesa con il produttore russo di camion Kamaz.
Con il crollo delle immatricolazioni in Europa, quello russo è diventato un mercato molto ambito per le case che tentano di espandersi. Per il 2013 si prevedono vendite in aumento del 5,1% nel Paese, con 3,1 milioni di auto. Un sogno rispetto al calo del 2% in Germania e del 5% in Francia.