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Che cosa c’è dopo lo Spread

L’opinione pubblica dopo essersi familiarizzata negli scorsi anni con il termine “spread” dovrà presto imparare a conoscere un altro termine del lessico finanziario inglese: la “great rotation”, che sta ad indicare la migrazione degli investitori dal mercato obbligazionario a quello azionario e in generale verso impieghi alternativi alle obbligazioni a reddito fisso, indotta dalla convinzione che le banche centrali hanno abbandonato la politica di contenimento dell’inflazione a favore di una strategia –sempre in tema di inflazione- molto più permissiva che avrebbe l’obiettivo duplice: a) di rimettere in moto l’economia mondiale (!!!) e b) di ridurre in termini reali gli ammontari di debito contratti in questi anni a seguito della crisi che ci ha investito dall’Agosto 2007 (???).

Si veda al riguardo quanto riportato sul supplemento al Financial Times del 4 Marzo scorso: “The “great rotation” sounds like a dance craze; sadly it describes a more mundane movement – investors forsaking fixed income in favour of equities.….The cue would be the expectation, or actual arrival, of rising bond yields (and falling bond prices) and a sustained rise in share prices, as economic growth revives and central banks move away from the ultra loose monetary policies they have employed to fight deflation.” ( ref: FTfm 4 March 2013 “What goes around comes around”).



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