Dopo i “fantastici cinque” delle primarie nazionali, ora è il momento dei fantastici sei a Roma. Domani si gioca la partita delle primarie che eleggeranno il candidato di centrosinistra per il Campidoglio, “Roma bene comune”. I supereroi in campo, oltre al proprio risultato personale, dovranno pensare a quello della squadra: evitare un flop dell’affluenza. Un rischio che incombe a causa dell’antipolitica, delle votazioni ravvicinate, dello stallo a livello nazionale che le elezioni, o meglio i protagonisti delle elezioni, hanno creato.
Gli appelli di Bersani e Zingaretti
In questo senso vanno i due appelli di Pierluigi Bersani e Nicola Zingaretti. “La mia aspettativa e il mio auspicio è che la gente domenica vada a votare”, ha detto il leader del Pd e gli ha fatto eco il nuovo presidente della Regione Lazio, in pista per le comunali prima di essere stato spostato alla partita, vinta con ampio margine, per succedere a Renata Polverini: “Le primarie sono un grande evento popolare e mi auguro che restino tali e lo saranno se i romani domenica dimostreranno di credere a questo strumento di partecipazione che solo il centrosinistra ha messo in campo. Mi auguro e sono convinto che domenica sarà una grande giornata di partecipazione popolare. Mi permetto di dire: tutti a votare perché è importante liberare Roma e ridare un futuro a questa città”.
Quando e come si vota
Si vota dalle 8 alle 20 in 240 seggi allestiti nei gazebo e nei circoli di partito. Rispetto alle primarie caratterizzate dalla sfida Bersani vs. Renzi, queste hanno regole più aperte. Si può votare dai 16 anni in su e per farlo basta presentarsi con la tessera elettorale, un documento di identità valido, sottoscrivere la carta d’intenti del centrosinistra e versare una quota di 2 euro.
I candidati
Dopo la rinuncia di Umberto Marroni e Luigi Nieri, la corsa è a sei. Ecco chi sono i candidati: il consigliere comunale Maria Gemma Azuni (Sel), Mattia Di Tommaso (Psi), l’ex ministro delle Comunicazioni deputato Pd Paolo Gentiloni, il chirurgo senatore Pd Ignazio Marino, l’ex assessore provinciale Pd Patrizia Prestipino e l’europarlamentare Pd David Sassoli. (Qui e qui le schede complete).
I numeri danno come favoriti Marino e Sassoli ma potrebbe riservare sorprese Gentiloni. L’ascesa di Matteo Renzi a livello nazionale, potrebbe contribuire al successo del deputato renziano.
Chi sfiderà il vincitore
Il vincitore delle primarie sfiderà il 26-27 maggio per la poltrona a sindaco della Capitale il primo cittadino uscente del Pdl Gianni Alemanno, il candidato grillino Marcello De Vito e l’outsider imprenditore romano Alfio Marchini, ultimamente prezzemolino in tv. Riusciranno Pd e Pdl capitolini ad arginare il successo a 5 Stelle che ha travolto la politica a livello nazionale? Intanto Grillo preannuncia che sarà lui a chiudere la campagna elettorale al grido di “Annamose a ripijà Roma”.
Il confronto dei candidati su YouDem: