Perché Matteo Renzi non sarà tra i “grandi elettori” della Toscana per il Quirinale? “Le telefonate romane hanno cambiato le carte in tavola”. È lui stesso a spiegarlo in un messaggio inviperito su Facebook e ancora prima in un’accusa lanciata in collegamento a SkyTg24: “Qualcuno mi aveva detto di andare avanti tranquillo: che non c’erano problemi e che sarei stato votato. E a me avrebbe fatto piacere. Ma la decisione spetta al gruppo regionale del Pd che poi ha invece scelto in un altro modo. Da Roma è arrivata qualche telefonata per fare il contrario. Hanno scelto di mandare delegato regionale un autorevole personaggio della politica e del mondo bancario senese. Auguri, in bocca al lupo e che rappresenti bene la Toscana. Io me ne faccio una ragione”.
Insinuazioni che ovviamente non potevano cadere nel vuoto. In una nota Pierluigi Bersani smentisce la ricostruzione del sindaco di Firenze: “Nella sequela di quotidiane molestie mi vedo oggi attribuiti non so quali giochini tesi ad impedire la nomina di Renzi a grande elettore per la Regione Toscana. Smentisco dunque di aver deciso o anche solo suggerito, o anche solo pensato alcunché, a proposito di una scelta che riguarda ovviamente e unicamente il Consiglio regionale della Toscana”.
Insomma, anche se non fanno direttamente i nomi l’uno dell’altro, tra i due ormai è guerra aperta. Del resto, era stato lo stesso sindaco di Firenze a rompere la tregua post-primarie con il celebre “state perdendo tempo”.