Quanto piace a Grillo parlare di golpe, colpo di Stato, colpetto di Stato. In questi anni, sul suo blog, i “colpi di stato” denunciati da Grillo e Casaleggio sono stati tantissimi. Ne abbiamo fatto una carrellata, senza alcuna possibilità di essere esaustivi.
Il 9 gennaio 2007, con Prodi al governo, il “golpe” è quella della legge elettorale: “Questo governo è stato eletto per cancellare questa porcata. Non per discuterla con gli allevatori di porci. C’è stato un golpe. Tutti lo sanno. Nessuno dei partiti lo ha subito. Solo gli italiani” scrive Grillo.
Non mancano le varie declinazioni; su beppegrillo.it, il 28 giugno del 2011 è il “terzo polo, mandante il Pd” a tentare “un golpe sull’acqua per vanificare l’esito del referendum”.
E ci sono gli inviti diretto al “colpo di stato”. In due occasioni: il 16 giugno 2009 quando invita le forze dell’ordine: “Fatelo voi, mentre il nano è fuori. Un piccolo golpetto, un golpettino. Un golpettino di quelli morbidi, senza feriti, senza morti. Senza niente. Cento persone”. E poi nel post cult-eversivo del novembre 2012, “Soldato blu” quando rivolto ai poliziotti li esorta: “Non ti ho mai visto colpire un politico corrotto, un mafioso, un colluso con la stessa violenza. Ti ho visto invece scortare al supermercato una senatrice o sfrecciare in moto affiancato ad auto blu nel traffico, a protezione di condannati in giacca e cravatta, di cosiddetti onorevoli”.
Presto i golpisti diventano altri. Soprattutto Monti e i tecnici.
Prima il 15 novembre 2011 con “Il colpo di spread” che “ha sostituito il vecchio colpo di Stato”.
Quindi, di lì a breve, il 19 novembre 2011, appena insediato Monti, ecco “tecniche di colpo di stato“. “Ora i tecnici sono al potere. Monti potrà essere un onest’uomo, ma il suo governo è un colpo di Stato, l’ultimo dei tanti in questo Paese narcotizzato. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure”.
Si avvicinano le elezioni. E, volta per volta, il colpo di stato si individua chiaramente sia in chi vuole cambiare la legge Calderoli, sia nella legge stessa.
Finito? Non ancora. Il 30 dicembre 2012 Grillo dà voce a un esodato secondo il quale la sua situazione è causata da “un colpo di stato di Confindustria”: “è stata Confindustria a fare questo golpe, non c’è niente da fare, che poi anche quella mezza sinistra l’abbia sostenuto per rimanere sul carro è un’altra cosa”.
E arriviamo ad oggi dove “Il golpe è iniziato da anni. Un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento”.
Insomma, in Italia ci sono più colpi di stato che governi.
Estratto di una versione più ampia che si può leggere qui