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Marini, Mattarella e gli ex dc in corsa per il Quirinale che Berlusconi non dimentica

Salgono le quotazioni di Franco Marini, scendono quelle di Sergio Mattarella. E subito si diffondono i rumors a Montecitorio: Silvio Berlusconi non dimentica la protesta dell’ex Dc che da ministro si dimise contro la legge Mammi’.

La voce che circola in ambienti del Pd è questa, secondo un’agenzia Ansa: ancora una volta le tv del Cavaliere. Per Berlusconi quindi Mattarella non sarebbe proprio il nome adatto come presidente di garanzia.

Il precedente storico è questo: Il 27 luglio 1990, su ultimatum del Psi, il governo (Andreotti VI) impone il voto di fiducia sulla legge Mammì (emittenza tv). Conseguenza: le dimissioni di cinque ministri della sinistra dc: Mino Martinazzoli, Riccardo Misasi, Carlo Fracanzani, Sergio Mattarella, Calogero Mannino.

Due giorni dopo, il 29 luglio, il governo ottenne comunque la fiducia. E l’1 agosto la legge Mammi’ passo’, con voto segreto e con il voto contrario delle opposizioni (numerosi i franchi tiratori).



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