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Su Marini è bufera. Segreteria Bersani al capolinea?

“Ve lo immaginate Marini che parla con Obama?”. La battuta sprezzante è di Matteo Renzi. Il sindaco di Renzi ha scelto in poche parole (concesse a LaStampa.it) di liquidare così la scelta di Bersani di convergere sul nome dell’ex presidente della Repubblica.

E se il giornalista Franco Bechis su Twitter stima al 90% di successo la possibilità che Marini salga domani al Quirinale, nel partito democratico è rivolta contro il segretario.

Il popolo viola afferma che l’ex segretario della Cisl (apprezzato invece dalla leader Cgil Camusso) “è il peggiore simbolo della Casta”.

Debora Serracchiani parla di “scelta gravissima”, una “vittoria della conservazione in un momento in cui serve coraggio”.

Gad Lerner scommette che “il Pd non andrà dietro a Bersani” e mentre il deputato prodiano eletto con Monti, Lelio Alfonso, sornione si chiede “chissà quante risate si starà facendo Berlusconi”, Christian Rocca ex Foglio e ora direttore di IL del Sole 24 Ore sottolinea la coerenza della strategia di corteggiamento a Grillo e il metodo Grasso e l’indicazione di Marini.

Quello che però emerge con chiarezza da parte di politici e giornalisti è la scommessa che quella di oggi sarà una serata dai lunghi coltelli.

Forse sarà colpita la candidatura di Marini ma il bersaglio sempre più esplicito è Pierluigi Bersani.


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