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Grillo vaneggia: Napolitano bis è un colpo di Stato. Rodotà si dissocia

Attenzione alle parole. Una elezione parlamentare del capo dello Stato non è un colpo di Stato. Attenzione alle parole e alle piazzate annunciate e sciagurate, cari grillini.

Il post della discordia

I vaneggiamenti del comico divenuto leader politico sono arrivati a questi livelli. Leggiamo: “Quattro persone: Napolitano, Bersani, Berlusconi e Monti si sono incontrate in un salotto e hanno deciso di mantenere Napolitano al Quirinale, di nominare Amato presidente del Consiglio, di applicare come programma di Governo il documento dei dieci saggi di area pdl/pd che tra i suoi punti ha la mordacchia alla magistratura e il mantenimento del finanziamento pubblico ai partiti”, ha scritto il leader del Movimento 5 Stelle.

Gulp: solo Rodotà è indipendente e incorruttibile

Continua Grillo sul blog: “Nel dopoguerra, anche nei momenti più oscuri della Repubblica, non c’è mai stata una contrapposizione così netta, così spudorata tra Palazzo e cittadini. Rodotà è la speranza di una nuova Italia, ma è sopra le parti, incorruttibile. Quindi pericoloso. Quindi non votabile. Il MoVimento 5 Stelle ha aperto gli occhi ormai anche ai ciechi sull’inciucio ventennale dei partiti”.

Appello a Rodotà

Caro professore, caro giurista, caro Rodotà: è un colpo di Stato il Napolitano bis? Da un raffinato e appassionato difensore della Costituzione urge risposta per chetare piazze, piazzate e gazzarre.

La risposta di Rodotà

“Per quanto riguarda le ultime vicende – ha detto a Bari Stefano Rodotà dopo le parole pronunciate da Beppe Grillo – sono sempre stato convinto che le decisioni parlamentari possano e debbano essere discusse e criticate anche duramente ma partendo dal presupposto che si muovano nell’ambito della legalità costituzionale”.

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