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Caro Letta, niente meline per cortesia

Non ha un piglio decisionista, d’accordo. Ha modi garbati e concilianti, non c’è dubbio. Cerca di trovare sintesi politiche efficaci, si sa.

Ciò detto, da Enrico Letta non tutti però si attendevano altri giri di consultazioni. Evidentemente non sono bastate quelle, fin troppo lunghe, di Pierluigi Bersani.

Eppure il quadro dei conti pubblici è chiaro (seppure non roseo), il canovaccio programmatico (peraltro condiviso in larga parte da Pd, Pdl, Scelta Civica e Lega) è stato delineato dai saggi nominati dal Quirinale e le idee dello stesso Letta su Europa, riforme, lavoro e fisco sono note.

Resta da fissare numero e composizione del governo. Ma per questo, anche per superare avvertimenti tattici stile Pdl e malumori montanti nel Pd, meglio la velocità che ulteriori consultazioni.

Non è più tempo di passi felpati e degradanti incontri in streaming.


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