Valorizzare e rilanciare un marchio italiano storico, definito “la Ferrari della porcellana”: è l’obiettivo di Gucci, che si è aggiudicata la gara per l’acquisto di Richard Ginori con un’offerta da 13 milioni di euro, nell’ambito della proceduta competitiva indetta dal Tribunale di Firenze.
Nella sede milanese del brand del lusso, il presidente e amministratore delegato Patrizio di Marco ha illustrato l’operazione. “E’ un marchio che rimarrà e anzi verrà valorizzato in tutte le sue potenzialità”.
L’offerta presentata da Gucci prevede l’impiego di 230 lavoratori rispetto ai 308 dipendenti del gruppo Richard Ginori: tra i prossimi passaggi c’è la trattativa sindacale. “Sicuramente ci siederemo al tavolo perché ogni azienda forte deve avere un sindacato forte – ha detto di Marco in vista della trattativa con i sindacati – mi aspetto di avere la massima serenità nei rapporti perché è fondamentale che tra impresa e sindacati ci si renda conto di essere sulla stessa barca”.
Di Marco non parla di piano industriale per Richard Ginori perché è parte di un piano strategico che copre più aree soprattutto il prodotto, e assicura che Gucci farà investimenti. “Non mi voglio sbilanciare sulla misura perché è prematuro, ma sicuramente verranno fatti dal punto di vista della tecnologia e, se tutto va bene, dal punto di vista dell’occupazione”. Il piano prevede una prima fase di ristrutturazione per ristabilire l’equilibrio finanziario della società, seguita da una di sviluppo per riportare Richard Ginori ai successi e alla riconoscibilità internazionale del passato.