Oltre alla vicenda dei due marò italiani detenuti in India e le missioni internazionali in tempi di spending review, il nuovo ministro della Difesa, Mario Mauro, ha difeso l’acquisto degli F35 in un’intervista pubblicata ieri dal quotidiano l’Unità e ha spiegato che il Parlamento adesso potrà rivedere gli investimenti in questi supercaccia.
“Il tema degli investimenti in tecnologie e armamenti va inquadrato nella visione delle Forze armate. In Italia essi sono da un lato fortemente inseriti in precise alleanze, Nato e Ue”, ha detto Mauro nella sua prima intervista da ministro. Il neo-ministro in quota Scelta Civica, già europarlamentare del Pdl, ha spiegato che la questione degli F-35 fa parte di un percorso di investimenti e ricerche che dura da anni ed è sottoposto sistematicamente al vaglio del Parlamento.
Secondo Mauro, ha poco senso investire da 20 anni in un progetto per poi lasciarlo perdere di colpo. “Bisogna entrare nel merito, lo faremmo tutti insieme. L’efficienza delle Forze armate, e delle Forze aeree in particolare, è essenziale per un paese del G8 con grandi responsabilità per la stabilità dello scenario internazionale”, ha aggiunto.
