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Kyenge perdoni Borghezio che non sa cosa dice

Tra le gravi degenerazioni che contraddistinguono l’Italia e la sua storia, c’è la piaga del razzismo. Può essere manifesto o tacito, può essere violento o sussurrato, la sostanzanon cambia: il razzismo è razzismo.

In Italia il grado di discriminazione ai danni dei “diversi” è alto. Il disprezzo è manifestato in modo non troppo velato anche a livello istituzionale. Non mancano, infatti, dichiarazioni surreali e becere da parte di esponenti politici di spicco. I target privilegiati dell’odio sono sempre gli stessi: omosessuali, trasnessuali e “stranieri”.

Una vicenda attuale ha coinvolto la neo ministra all’integrazione, Cecile Kyenge, del Partito Democratico. La Kyenge è la prima donna di colore a rivestire un ruolo istituzionale di questo livello. Non sono mancate le accuse e le offese razziste di certi esponenti e aree politiche. Il colore della pelle è sufficiente, ancora oggi, per giustificare (nelle menti offuscate) atti di discriminazione, per dire che questa persona non è “competente” solo perchè di colore. E questa, è ovviamente l’accusa mossa più pulita. Mi vergogno profondamente, mi vergogno che ci siano ancora oggi persone capaci di questo odio.

In Francia, la ministra della giustizia è di colore, ed è stat artefice di una delle più grandi e importanti riforme sociali della Francia, quella che prevede l’estensione del diritto al matrimonio anche alle persone omosessuali. Il Presidente degli Stati Uniti è di colore e vorrei dire, magari ci fosse un Barack Obama anche da noi. Purtroppo noi abbiamo i Borghezio e i neo fascisti. Così, Borghezio, il grande esponente della Lega Nord, famoso per il suo disprezzo per la diversità e per il suo essere particolarmente becero, esordisce in una puntata de “La Zanzara” con questa una serie di affermazioni gravi, offensive e lesive della dignità della persona.

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Fanno seguito numerose offese ai danni della ministra su siti neofascisti e sulle pareti dei muri, a Padova per esempio, dove si invita la ministra o tornare a casa propria (il Congo) e poi naturalmente, gli immancabili attacchi riservati su RadioPadia.

Non stupisce che una forza politica come la Lega Nord (per fortuna ridotta al lumicino quasi ovunque), da sempre foriera di volgarità e di odio nei confronti della diversità, esploda in queste affermazioni, stupisce forse la reazione (per fortuna) indignata di una esponente leghista, la Del Lago, che invita Borghezio a “tacere” e a procedere con una critica nel merito delle proposte e non sulla persona.

Per fortuna sono intervente prontamente sia la Presidentessa della Camera dei Deputati Laura Boldrini, con una dichiarazione forte sia la neoministra delle Pari Opportunità, Josefa Idem, aprendo una indagine con l’UNAR .

Mi unisco alle dichiarazione di solidarietà nei confronti della ministra Kyenge e vorrei sottolineare che una minoranza violenta e becera fa sempre più rumore della moltitudine positiva e tollerante.

Spero che i progetti legislativi di Kyenge vengano portati a termine, specialmente la tutela che si deve ai bambini nati da stranieri e che vivono stabilmente in Italia. Un Paese civile deve tutelare i bambini e per quelli che nascono in Italia deve essere riconosciuta la cittadinanza.

In bocca al lupo alla neoministra, speriamo faccia un buon lavoro!


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