Che fare? Confluire definitivamente in Scelta Civica, quindi affidando le chiavi di Italia Futura all’ex ministro Riccardi? Oppure rimettere in moto l’associazione per una nuova destinazione che non sia, o non sia soltanto, Scelta Civica?
Sono questi gli interrogativi che si sta ponendo in questi giorni Luca Cordero di Montezemolo sul futuro di Italia Futura, l’associazione da lui fondata che ha contribuito a costituire la lista Monti nelle ultime elezioni politiche.
Non che Montezemolo passi le giornate ad arrovellarsi sul tema, ovviamente. Il business, anzi i business, sono in cima ai suoi pensieri, più che Italia Futura.
Però diversi esponenti storici, più o meno fondatori del pensatoio politico, lo stanno sollecitando da giorni per chiarire il destino di Italia Futura: essere una corrente, di fatto, del partito para cattolico che ha in mente il fondatore della Comunità di Sant’Egidio oppure ripartire verso nuovi lidi politici magari con altri movimenti e associazioni liberali?
A queste domande, finora, Montezemolo non ha risposto.
(primo di una serie di articoli)