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Gli annunci di Letta e i numeri di Saccomanni sulla manovra in arrivo

La melassa ci salverà?, ci chiedevamo il giorno della fiducia del governo Letta. L’interrogativo nasceva proprio dal discorso del presidente del Consiglio che, dopo una premessa di prammatica sulla gravità della crisi, si lanciava in annunci e promesse di defiscalizzazioni sul lavoro, di riduzione del’Imu e di incrementi di spesa da lasciare senza fiato, e soprattutto faceva sorgere una domanda clou: come si copriranno questi incrementi di spesa e queste riduzioni di imposte?

L’interrogativo non era del tutto peregrino se già durante la campagna elettorale qualche realista aveva ipotizzato la necessità di una manovra per rifinanziare alcune spese senza copertura, come ad esempio la Cassa integrazione in deroga e le missioni militari all’estero.

Così ora non possono stupire le notizie secondo cui dai primi conti che sta facendo il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, serve reperire nei prossimi giorni fino a 6 miliardi di euro, se si considera anche la sospensione dell’Imu di giugno. Per non parlare dell’incremento dell’aliquota Iva che sarebbe scattata a fine giugno.

Chi fa illudere, è destinato a deludere.



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