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De Mita su Andreotti, le piccinerie della peggiore Dc

Ciriaco De Mita è stato segretario della Dc e presidente del Consiglio, contemporaneamente.

L’uomo nato a Nusco si è convinto di avere origini nella Magna Grecia e ha rafforzato questo sentimento da una celebre battuta dell’avvocato Agnelli.

Il potere De Mita lo ha visto e accarezzato. Non si può dire che abbia avuto un profilo distaccato dalle cose terrene.

Eppure l’ineffabile politico campano non risparmia neppure la morte di Giulio Andreotti per dipingere l’antico avversario politico come un politico avvezzo solo al governo.

Lui, invece, no. De Mita attaccato alla poltrona? Che pensiero malevolo.

Lui – De Mita – che era passato con il Pd facendo il segretario del partito in Campania con tanto di liti furibonde con i vertici del partito non sulla linea politica ma sui segretari provinciali ad Avellino.

Lui che poi è passato all’Udc dove si è fatto candidare ed eleggere al Parlamento europeo.

Lui per un puro caso di omonimia e del tutto involontaria parentela ha un tale De Mita nella giunta campana guidata dal forzista Stefano Caldoro.

Lui sì, Ciriaco De Mita, che non è mai stato attaccato al potere o al governo. Forse ci è stato troppo poco (in confronto ad Andreotti) e, si sa, il potere logora…


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