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Il “politico” Vegas promuove il governo Letta

Crescita e tagliadebito. E sostegno al risparmio per sostenere gli investimenti. Secondo il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, l’Italia ha tutte le carte per partecipare allo sviluppo europeo, e uno stimolo all’economia potrebbe derivare dalla privatizzazione delle grandi società nazionali e delle utilities locali. Vegas elogia quindi “il clima di responsabilità condivisa” ed approva in sostanza il governo Letta, che dovrà però concentrarsi sulla lotta alla disoccupazione, su una riforma del sistema pensionistico, non sostenibile dal punto di vista sociale, e sulla lotta all’austerity.

Il numero uno di Consob, già sottosegretario all’Economia nel governo Berlusconi, ha poi sottolineato lo stato di salute delle banche italiane, come certificato anche dal Fmi, ribadendo però la necessità di una maggiore integrazione europea sul piano fiscale e della vigilanza bancaria. Bocciata invece la Tobin Tax, che secondo Vegas, rischia di causare la delocalizzazione del tessuto produttivo dall’Italia. Lo scandalo Mps e le responsabilità presunte della Consob? Neanche un accenno.

Le privatizzazioni

L’ampliamento del listino di Piazza Affari “potrebbe trovare forte impulso anche da una nuova fase di privatizzazioni, non solo delle grandi società di carattere nazionale, ma anche di molte utilities di proprietà degli enti locali”, ha sottolineato Vegas nel corso del suo intervento all’incontro annuale con la comunità finanziaria. Il problema del finanziamento delle imprese di piccole e medie dimensioni costituisce un tema “cruciale” non solo in Italia ma anche in tutta Europa e negli Stati Uniti e “oggi non si può pensare che possa essere risolto con interventi pubblici, si deve trovare una strada che semplifichi e renda più diretto il collegamento tra risparmio e chi ha necessità di capitali per finanziare la propria impresa”.

Il problema della disoccupazione

“La tregua è fragile”, dopo cinque anni la crisi in Europa “non volge ancora al termine” e il nostro Paese “ne soffre gli effetti più di altri”, ha commentato Vegas“. Superato, o perlomeno attenuato, l’effetto contagio che ‘dopava’ il livello dello spread “oggi dobbiamo guardare alla parte di spread che è imputabile solo a noi stessi, il nostro nemico non è più fuori di noi e dentro gli inafferrabili mercati ma nelle imprese che chiudono e nel lavoro che manca“.

L’ok al governo Letta

Anche il clima di responsabilità condivisa”, ha concluso Vegas, rappresenta “un primo segnale positivo di cambiamento”.

Meno austerity, più crescita

Il “necessario” risanamento dei conti pubblici “non può che realizzarsi in un quadro di crescita economica” che “costituisce la condizione indispensabile per migliorare i parametri di finanza pubblica sui quali vengono costruite le manovre”. “La risposta – ha spiegato – va trovata agendo direttamente nell’economia reale, a cominciare dalla revisione del perimetro dell’intervento pubblico e dalla effettiva liberalizzazione dei mercati, ne deriveranno maggiore concorrenza e produttività”. L’Italia, pur nelle difficoltà del presente, “ha tutti i requisiti per poter partecipare da protagonista alla crescita dell’Europa”.

Più risparmio per alimentare gli investimenti

“Senza risparmio e dunque senza accumulazione non è possibile realizzare gli investimenti necessari per lo sviluppo economico e per offrire un futuro alle giovani generazioni”. Vegas infatti ha ricordato che il risparmio dei cittadini è calato di due terzi, dal 22 all’8% negli ultimi due decenni. Il sistema pensionistico pubblico “finanziariamente sostenibile”, non lo è altrettanto “da un punto di vista sociale nel futuro”, ha commentato.

No alla Tobin Tax

La Tobin Tax, l’imposta sulle transazioni finanziarie, rischia di comportare ”la delocalizzazione di importanti comparti dell’industria finanziaria nazionale” e ”la penalizzazione per l’operatività in strumenti derivati”.

Vigilanza bancaria e unione fiscale

La centralizzazione della vigilanza in ambito europeo “è un processo complesso ma necessario che potrebbe trovare attuazione anticipando la revisione dell’assetto delle Autorità europee prevista per il 2014″. E con la vigilanza bancaria secondo Vegas “è il momento di pensare a una riforma del sistema finanziario, una sorta di Financial Union, nella quale l’Autorità europea potrebbe assumere un ruolo più forte in materia sia di regolamentazione sia di vigilanza”.

Gli illeciti dei cda bancari

“Sarebbe opportuno rafforzare i poteri della Consob in tema di condotte illecite poste in essere dagli amministratori di società quotate”, ha detto il presidente dell’Authority, Giuseppe Vegas, secondo cui “la possibilità di attivare misure cautelari, finalizzate a impedire che gli amministratori possano perpetrare più gravi comportamenti illeciti, potrebbe consentire di intervenire prima che si possano determinare danni irreparabili”.

ll Fondo Monetario Internazionale, al termine della valutazione sull’adeguatezza della vigilanza del marzo scorso, “ha giudicato il nostro sistema robusto e sofisticato, anche rispetto ai Paesi più avanzati”, ha concluso Vegas replicando alle accuse sull’azione di vigilanza, senza comunque mai accennare al caso Mps. “Da Vegas su Mps nemmeno una parola…Nella relazione però c’è il plausio Fmi alla Vigilanza italiana”, ha sottolineato Paola Pica su Twitter.


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