E’ casa piena di vita la casa dove il biscotto giace a terra, fatto frantumi dal lancio, che è impeto di piccola gioia. Accumulo esperienziale di colei che sta sincronizzando il comando dei gesti là dove è ora di big bang neuronale.
Col tempo, quei lanci doneranno ai movimenti la grazia e il preciso esito funzionale. Finalizzato. Meglio di qualunque robotica sarà quel moto del gomito che porge la carezza della piccola mano sul viso del padre. E lei, la mollica, consapevole del suo essere cavia, con gli occhi a quella mano se ne sta partecipando al compiersi evolutivo mentre l’ombra finale si allunga su di lei. Un vento innaturale, preceduto da un improvviso sibilo meccanico, ha prevalenza per risucchiarla nella bocca sottile dal muso peloso.
E’ casa piena di vita quella in cui la scopa elettrica si svezza pulendo.
La mollica
Di