No, il ministro dell’Interno non poteva partecipare a una manifestazione di piazza organizzata dal partito di cui è segretario. No, Angelino Alfano doveva restare a casa, al dicastero o a Palazzo Chigi, visto che è vicepresidente del Consiglio, invece di andare a Brescia ad ascoltare il leader carismatico del suo partito.
Le accuse ad Alfano grandinano da sinistra e sono corroborate da una tesi sotto forma di domanda: come può il titolare dell’Interno partecipare a una manifestazione contro la giustizia e contro i magistrati?
La domanda, retorica, è però mal posta. Le forme, a volte, sono importanti. E dietro Silvio Berlusconi, che ieri ha parlato a Brescia, c’era scritto: a sostegno di Paroli sindaco. Quindi non “abbasso la giustizia, i magistrati e in particolare i pm”. Era in altri termini una manifestazione nell’ambito di una campagna elettorale municipale che ovviamente il Pdl ha voluto utilizzare in chiave nazionale.
Contro la giustizia? Francamente, come abbiamo scritto ieri, i toni di Berlusconi sono stati più blandi di quelli usati in passato contro i magistrati politicizzati (“cancro della democrazia”) e lo stesso ex premier ha voluto rimarcare di non voler commettere quello che in gergo calcistico si chiama fallo di reazione. E quello che ha detto Berlusconi è quello che pensa e dice Alfano da anni.
Quindi lo scandalo è questo scandalizzarsi continuo per stracciarsi le vesti quando forse, tra alleati di governo, sarebbe opportuna una maggiore cautela, come ha mostrato d’altronde Enrico Letta con le parole utilizzate sulla manifestazione di Brescia pronunciate nel corso del suo intervento all’assemblea del Pd. E scandali fasulli tra scandali presunti, secondo alcuni esponenti del Pdl la partecipazione di Letta all’assemblea del Pd era inopportuna. Forse per evitare ulteriori, inutili, polemiche Letta e Alfano hanno concordato e comunicato oggi pomeriggio che i ministri non parteciperanno a manifestazioni elettorali né a dibattiti radio-tv che non siano incentrati sull’attività di governo.
E’ comunque un peccato che la stessa passione politica non alimenti altri temi e altri argomenti, degni di miglior causa. Come quelli, da brividi, su come e dove trovare le coperture per finanziare la sospensione dell’Imu sulla prima casa, il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga e gli esodati.
Stiamo ai fatti. Basta ciance, grazie.