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L’insider trading “mediatico” di Bloomberg

Bloomberg News ammette e chiede scusa. In un editoriale, il direttore Matthew Winkler ha dichiarato che i suoi giornalisti hanno avuto accesso a una serie di dati personali dei clienti dei loro servizi, violandone la privacy, e ha chiesto scusa per un “errore imperdonabile”. In pratica, i giornalisti del colosso mediatico fondato dall’attuale sindaco di New York, Michael Bloomberg, approfittavano dell’accesso ai dati per spiare illecitamente i trader e ricavarne scoop giornalistici.

L’azienda, infatti, oltre alle notizie, fornisce agli abbonati anche una vasta serie di dati finanziari per orientarsi in Borsa, usato dai trader. Dalle informazioni relative ai loro movimenti, i giornalisti traevano spunto per i loro articoli, approfittando anche di un grosso vantaggio rispetto alla concorrenza. Dopo le proteste della banca d’affari Goldman Sachs, uno dei suoi più grandi clienti – e la diffusione della notizia sul New York Post – Bloomberg ha deciso di impedire ai giornalisti l’accesso ai dati degli utenti, e di chiedere poi scusa pubblicamente.

L’editoriale, si legge sul Financial Times, segue le rivelazioni che Bloomberg fece nel 2011 su questioni che riguardavano client importanti come Goldman Sachs, JPMorgan Chase e la Fed, ma non è riuscita a trovare una scappatoia fino alle recenti polemiche sollevate da Goldman Sachs che si era vista usare i suoi terminal privati.


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