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Italia Futura 2.0 e nuovo Fare di Boldrin. Le danze politiche dei liberali. Lo speciale di Formiche.net

L’editoriale pubblicato oggi a firma di Luca Cordero di Montezemolo e Nicola Rossi per una nuova Italia Futura 2.0 riaccende i riflettori su un mondo andato un po’ in ombra dopo i risultati delle elezioni.

Dopo la delusione per il risultato elettorale di Scelta civica, l’associazione montezemoliana Italia Futura cerca di cambiare passo e torna alla sua mission originale, quella di think tank sul futuro del Paese, ma nuovi piani sembrano profilarsi all’orizzonte.

Dall’altro versante, un altro movimento vicino a Italia Futura che ha scelto alle scorse elezioni di correre da solo, Fare per fermare il declino, prova a riorganizzarsi sotto la guida di un nuovo presidente, Michele Boldrin.
E intanto c’è chi spera che queste due forze, insieme a tutte quelle liberali e riformatrici del Paese, possano dare vita a un nuovo rassemblement, in vista delle prossime elezioni.

Le Analisi e le interpretazioni di quello che sta succedendo in questo universo variegato e le parole dei protagonisti in questo speciale di Formiche.net:

Montezemolo dice addio a Monti e punta al dopo Berlusconi. Nell’articolo di Michele Arnese, i piani del presidente della Ferrari per il futuro di Italia Futura, che prevederebbero il ben servito alla Scelta civica di Mario Monti e un nuovo posizionamento: verso un rinnovato centrodestra? Si vedrà

Ecco come riparte Italia Futura. Parla Scalpelli. Nell’intervista a cura di Francesco De Palo, il manager e dirigente di Italia Futura Lombardia, descrive e anticipa il nuovo corso dell’associazione montezemoliana e apre a possibili alleanze con liberali e riformatori, come Fare per fermare il Declino, senza perdere d’occhio comunque anche l’azione di Matteo Renzi.

Italia Futura 2.0? Deve puntare agli elettori di Berlusconi. Nell’intervista a cura di Michele Pierri, Romano Perissinotto, fondatore e componente del direttivo del comitato promotore di Italia Futura Lombardia, analizza il “ritorno al futuro” dell’associazione e prospetta nuove collaborazioni con persone o movimenti affini come Alessandro De Nicola e Giovanni Guzzetta. E non nasconde di guardare al dopo Berlusconi, o quanto meno agli elettori del centrodestra.

Boldrin vuole Fare da solo: intese né con Grillo né con Berlusconi. In una conversazione con Michele Arnese, il nuovo presidente di Fare parla delle ambizioni del movimento, “equidistante da Grillo, Berlusconi ed Epifani”. Mentre chiama a raccolta i liberali presenti nel Pdl, Pd e Movimento Cinque Stelle.

Liberali di tutt’Italia, uniamoci. E lasciamo Scelta Civica… Piercamillo Falasca, segretario dell’associazione Zero+, uno degli animatori di Libertiamo.it, in una conversazione con Bruno Guarini lancia un appello a tutte le forze liberali e riformatrici del Paese affinché si uniscano in vista delle elezioni europee del prossimo anno. E dà ormai per dissolta l’esperienza montiana di Scelta civica.


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