La Corte di Cassazione ha stabilito ieri che non sarà ritirata la patente di guida a chi pedala una bicicletta con un tasso alcolemico elevato. La decisione è emersa dalla sentenza n. 19413 del 6 maggio 2013 dopo avere accolto il ricorso presentato da un ciclista a cui è stata tolta la patente perché aveva guidato una bicicletta ubriaco.
La spiegazione dei giudici è che la sanzione può applicarsi soltanto ai casi in cui si stia utilizzando un veicolo per cui è necessario avere una patente. E non è il caso, quindi, di una bicicletta.
Secondo il sito Sentenze Cassazioni.com, “la sospensione della patente può essere disposta nei confronti del conducente ubriaco soltanto nei casi in cui quest’ultimo sia titolare di una patente di guida e stia conducendo un mezzo per cui è richiesto il possesso di un titolo ovvero la patente di guida”.
L’ultimo caso del ciclista ubriaco
La sentenza della Corte di Cassazione arriva dopo il ricorso di un ciclista che è stato sanzionato recentemente. L’ultimo dei casi è quello di un ciclista rumeno di 40 anni che aveva seminato il panico sull’autostrada A-7 alle 4 del mattino del 28 aprile.
Secondo il sito Genova Oggi, l’uomo era entrato in autostrada con la bicicletta, guidando ubriaco e senza nessun elemento che poteva renderlo visibile. Un automobilista è rimasto sorpreso negli svincoli di Serravalle quando all’improvviso ha visto l’uomo che perdeva l’equilibrio ed è caduto a terra. Il ciclista aveva 2,62 grammi di alcool per ogni litro di sangue, cinque volte il limite legale di 0,5 g/l per la guida (di auto).