Chi la fa, l’aspetti. Ieri lo avevamo previsto. Vuoi vedere che con il Pdl che riesuma il progetto di legge Alfano sulle intercettazioni, il Pd riprenderà in mano la scimitarra dell’ineleggibilità di Berlusconi?, avevamo scritto.
Detto, fatto. Il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, in una intervista al quotidiano Avvenire, ha proprio rilanciato l’ineleggibilità dell’ex premier.
Non era difficile immaginare questo concatenarsi di eventi. Adesso si vedrà quali effetti politici avranno questi annunci e queste dichiarazioni.
E’ legittimo che i partiti che sostengono con non eccessivo entusiasmo un governo di larghe intese vogliano rimarcare alcune loro peculiarità programmatiche, magari per rinsaldare il legame con il proprio elettorato.
E’ meno legittimo, per il bene dell’Italia, che queste manifestazioni di patriottismo partitico tendano a terremotare l’azione dell’esecutivo Letta. In qual caso a essere definitivamente terremotati saranno i “patrioti” che fanno della ragion di partito l’origine e il fine dell’azione politica e parlamentare.