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Beppe Grillo e Silvio Berlusconi. Fronte inedito contro il Pd

Su binari opposti ma in fondo simili. Beppe Grillo e Silvio Berlusconi attaccano il Pd. Al centro delle polemiche ci sono infatti le proposte avanzate dai parlamentari del partito guidato da Guglielmo Epifani, da un parte la legge anti-movimenti, dall’altra il tema dell’ineleggibilità del leader del Pdl.

Tranchant come sempre il giudizio sul Pd di Beppe Grillo: “Il Pd è finito, fa solo campagna contro di noi”. E prefigura un nuovo scenario nella politica italiana: “A ottobre-novembre, quando andremo a votare, rimarremo solo in due: Berlusconi highlander contro M5s”, ha tuonato a conclusione del suo comizio a Lodi.

Per Berlusconi invece lo scenario potrebbe essere tutt’altro e cioè la corsa solitaria del Pd. In un’intervista al Tg4 affronta la questione ineleggibilità: “Sono venute fuori delle ipotesi divertenti, mi sembra che qualcuno abbia portato avanti l’ipotesi di ineleggibilità del sottoscritto dopo 20 anni di voti di milioni di italiani”.

Ma il Cavaliere ironizza anche sull’altro fronte, quello grillino e sembra in qualche modo difendere il M5S dalla proposta di legge di Anna Finocchiaro e Luigi Zanda: “C’è qualcuno che vorrebbe l’incandidabilità del M5S che è votato – benché sia un movimento di cui si possa dire, e io ne sono convinto, tutto il peggio possibile – da milioni di italiani: beh, questo qualcuno che ha avanzato queste proposte è un genio, perché eliminato Berlusconi e il Pdl, eliminato Grillo e il M5S, il Pd correrebbe da solo. Mi domando dove e perché l’hanno tenuto nascosto fino ad adesso”.

Resta da veder alla fine quale scenario prevarrà.


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