I peana si sprecheranno, gli entusiasmi non si potranno contenere e il giubilo unirà l’intera nazione, a partire ovviamente dal governo delle larghe intese.
La decisione di Bruxelles
La Commissione europea oggi ufficializza la fine della procedura di infrazione a carico dell’Italia per deficit eccessivo. Evviva evviva. Ma, come avevamo già avvertito, attenzione ai facili entusiasmi. E non dimentichiamo che se il governo Letta può brindare questo è merito anche dei risultati dei governi Berlusconi e Monti.
Tesoretti inesistenti
Qualcuno nel governo aveva inoculato ad agenzie stampa e giornalisti l’idea di un implicito tesoretto frutto della decisione di Bruxelles. Qualche ministro si era pure spinto a quantificare la maggiore spesa possibile per effetto della buona notizia in arrivo da Bruxelles.
Il realismo di Saccomanni
Ma è arrivata una colata di realismo del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, a sommergere letture frettolose: ”I margini sul piano di rientro dal deficit si apriranno soprattutto per il 2014“, ha detto l’ex direttore generale della Banca d’Italia ora al vertice del Tesoro. Per quest’anno, invece, lo spazio di manovra è minimo e – sottolinea il Corriere della Sera intepretando le parole di Saccomanni – nonostante la promozione Ue rischia di diventare ancora più stretto.
Le richieste e le attese stimate dal Tesoro
Anche perché al Tesoro tra incombenze da rispettare e richieste pervenute quest’anno non basterebbero 10 miliardi tra Iva, Imu, bonus per ristrutturazioni edilizie, rifinanziamento delle missioni di pace, terremotati e stanziamenti attesi da Anas e Ferrovie dello Stato.
Il capitolo Iva
Per non approfondire il capitolo Iva. Sarà cancellato l’aumento dell’uno per cento dell’aliquota previsto da luglio? “Dobbiamo concentrarci sugli investimenti“, ha risposto, sibillino ma non troppo, Saccomanni. Ovvero sarà arduo rispettare la richiesta insistente di Silvio Berlusconi e la promessa di Enrico Letta?
Le raccomandazioni di Bruxelles
Nelle raccomandazioni accluse al documento che pone fine alla procedura di infrazione Ue ci sono passaggi sullo spostamento della tassazione dal lavoro e dalle imprese alle rendite e ai consumi. Non proprio un invito a cancellare l’Imu e a rinviare l’incremento dell’Iva…