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Finmeccanica tra Borsa e Tesoro

Leggiamo dal notiziario di Radiocor-Sole 24 Ore di ieri questo passaggio del lancio che faceva il punto sulla giornata a Piazza Affari: “Finmeccanica (-3,4%) paga l’incertezza sul rinnovo dei vertici dopo che ieri il ministero dell’Economia ha annunciato in vista dell’assemblea di domani il rinvio della nomina del presidente e della sostituzione di due consiglieri”.

Il comunicato del Tesoro

Che cosa ha deciso il dicastero retto da Fabrizio Saccomanni? Leggiamo: “Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, intende definire procedure trasparenti per la nomina di amministratori nelle società controllate e criteri generali di valutazione delle candidature volti ad assicurare la qualità professionale e la competenza tecnica dei prescelti”.

La posizione del Corriere

Oggi sul quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli c’è un articolo in cui l’inviato ed editorialista Sergio Rizzo invita caldamente il governo, di fatto, a escludere sia personalità con un passato in politica che membri del precedente governo, invocando il rispetto della norma secondo cui entro un anno dall’incarico governativo non si possa essere nominati in società a partecipazioni statali.

La conclusione bizzarra ma non troppo

E’ bizzarro, o paradossale, però, che i giornaloni borghesi e il Tesoro siano più mercatisti del mercato. Il mercato infatti – ovvero Piazza Affari, gli investitori, i risparmiatori, i fondi – non hanno gradito lo slittamento delle nomine di Finmeccanica perché il governo intende darsi regole comuni (e anti politiche) nelle nomine.


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