Iva e Imu restano le paroline magiche che mettono a soqquadro Tesoro, Pd Pdl. Il partito di Silvio Berlusconi incalza il governo affinché si decida una completa abolizione dell’Imu e il blocco dell’aumento dell’Iva previsto per luglio. E se il ministro dell’Economia prova a mostrarsi più cauto sul tema, ci pensa l’ex ministro e ora capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, a ricordargli ieri di star zitto perché, in fondo, è solamente un tecnico.
Ma il problema resta, con i fantomatici tagli che dovrebbero risparmiarci Imu e Iva ancora nell’aria come spiega a Formiche.net Alessandro De Nicola, avvocato e presidente della Adam Smith Society, commentando anche i cinguettii del deputato del Pd ed ex dg di Confindustria Giampaolo Galli, che ha replicato ai cinguettii di Brunetta.
Le parole di Brunetta
“L’orientamento della maggioranza è di bloccare l’aumento dell’Iva”, ha detto Brunetta. “Serve dare un segnale forte, per questo riteniamo che il rinvio dell’aumento dell’Iva è inutile, perché provocherebbe un aumento dei risparmi dei cittadini” che quindi non spenderebbero. Non solo. ”Ci stiamo lavorando. Manterremo gli impegni che abbiamo preso sia sul fronte dell’Iva che dell’Imu, ma vogliamo evitare di cadere nell’ottica di dover ogni giorno introdurre una misura nuova”, ha dichiarato il ministro dell’Economi Fabrizio Saccomanni. La risposta di Brunetta? “Ricordo al ministro dell’Economia che è un tecnico, farebbe bene ad attenersi alle indicazione della maggioranza. Saccomanni quanto meno parla meglio è”. Al vetriolo.
Le idee di Zanonato
Ma dove sono le risorse che finanzierebbero le misure su Imu e Iva? “Bisogna trovarle, bisogna trovarle. Tutti lo dicono, ma nessuno dice dove”, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato, intervenendo sul tema delle risorse necessarie per evitare l’aumento dell’Iva. Le due strade “migliori”, secondo Zanonato, sono “tagliare gli sprechi, ma non si fa in pochi minuti, e combattere l’evasione fiscale, ma anche questo è un processo lungo”. Sulla scelta di un rinvio dell’aumento o di una sua definitiva cancellazione, Zanonato ha spiegato che “è possibile immaginare di rinviare, molto più complicato decidere di eliminare”.
D’altra parte, ha sottolineato Zanonato, ”Con Saccomanni si sta lavorando per cercare in tutti i modi di evitare l’aumento dell’Iva”, ma l’annuncio dell’incremento dell’aliquota ”è stata una condizione fondamentale” per uscire dalla procedura di infrazione Ue.
Le coperture secondo Galli
E nel dibattito non è rimasto fuori il Pd. “Please, al prossimo tweet proponi una copertura. Un taglio di spesa. Uno solo!”, ha cinguettato Galli. “Non credo possibile fare tagli per Imu più Iva ora. Altro è contenere spesa nel tempo”. D’altra parte, ha sottolineato, “qui parliamo di 10 miliardi strutturali subito”.
Pd e Pdl incartati sui tagli per le coperture
Ma c’è davvero lo spazio, anche politico, per tagliare la spesa in modo sufficiente per coprire l’abolizione dell’Imu e lo stop all’aumento dell’Iva? Secondo De Nicola, intellettuale liberista che scrive sia su Repubblica che sull’Espresso, “il Pd non riesce a decurtare la spesa perché trovare una posizione comune nello slalom delle sue 22 correnti è impossibile. Il Pdl è come il suo leader: desidera che tutti gli vogliano bene ed è contro i suoi principi religiosi scontentare anche la più piccola delle lobby o confraternite italiane. Ecco, forse solo un taglietto agli stipendi dei Pm”.
“É divertente – prosegue De Nicola – veder gli scambi su Twitter in cui Brunetta vuole tagliare le tasse senza indicare le coperture e il mio amico Giampaolo Galli lo rimprovera. Poi, incerto se sia troppo impolitico dire che bisogna alzare l’Iva e tenere l’Imu, si affida a San Saccomanni martire per trovare 10 miliardi nelle pieghe del bilancio da 800 miliardi di spese”.
Il tema spending review alle amministrative
“Bastava leggersi i programmi dei candidati sindaci di quest’ultima tornata elettorale: non uno che indicasse un risparmio vero, non derivante da improbabili ‘tagli agli sprechi’ o ‘maggiore efficenza’. Roba che anche i compianti Piccoli, Rumor e Bisaglia – pace all’anima loro – avrebbero potuto promettere”, conclude De Nicola.