L’unione civile di omosessuali è già una realtà in diversi Paesi. Dalla Francia alla Gran Bretagna fino al Brasile, dalla Nuova Zelanda all’Uruguay. Ma anche in Asia si discute la legalizzazione dei matrimoni gay, con non pochi problemi.
Nepal
Durante gli anni il Nepal, uno dei paese più poveri del continente, aveva promesso di dare il diritto di matrimonio alle coppie omosessuali. Dal 2007 si discute un progetto di legge, ma l’instabilità politica di questo paese ha lasciato indietro il tema di fronte ad altre priorità. Il Nepal comunque ha riconosciuto il “terzo genere” nel 2011.
Taiwan
È il paese più deciso a diventare il primo Stato asiatico che riconosce i matrimoni gay. Fino ad ora, è l’unico che ne difende a livello legislativo l’uguaglianza e combatte la discriminazione. L’isola sta cercando di eliminare dal codice civile qualsiasi riferimento al genere “uomo” e “donna”, ma ci sono alcuni ostacoli alla concretizzazione dei diritti.
Vietnam
L’anno scorso il ministro della Giustizia del Vietnam, Ha Hung Cuong, ha difeso l’inclusione della nuova Legge di Matrimonio e Famiglia. Il progetto, che include i diritti degli omosessuali, è in discussione e molto probabilmente sarà approvato a ottobre del 2014. Comunque, in Vietnam si sono organizzati diversi “matrimoni-protesta”. La principale opposizione ai matrimoni gay è fatta dai valori tradizionali della cultura del Vietnam.
Purtroppo, a pochi chilometri, ci sono ancora paesi dove l’omosessualità è causa di condanna penale come in Birmania o Bangladesh.