Il giorno è denso di appuntamenti per Piazza Affari e per le borse mondiali. Se a Washington si attendono i dati sui sussidi alla disoccupazione, a Bruxelles si gioca la partita dell’Eurogruppo per rimettere l’Unione sulla strada della crescita. Sulla possibilità di una ripresa nel secondo semestre del 2013 ormai lo scetticismo viene anche dalla Bce. La politica si mostra nervosa come gli operatori di borsa, tra rinvio Iva, Irpef e il dossier derivati del Tesoro, che è riuscito comunque a centrare i suoi target nell’asta odierna, a tassi però in salita.
I Btp a 10 anni
Il Tesoro ha collocato Btp a 10 anni per 2,5 miliardi di euro, centrando target massimo, ma ha dovuto offrire un rendimento più alto. Il rendimento medio è salito al 4,55% dal 4,14% dell’asta di maggio. Il rapporto di copertura (il rapporto tra l’ammontare totale della domanda e l’effettiva emissione, o anche il rapporto tra il numero di richieste pervenute e quelle realmente soddisfatte) è aumentato a 1,46 da 1,38 precedente.
I Btp quinquennali
Sono stati poi venduti i Btp quinquennali per 2,5 miliardi di euro, importo massimo prefissato, registrando un rialzo del rendimento medio al 3,47% dal 3,01% del collocamento di maggio. Il rapporto di copertura è calato a 1,30 da 1,40 precedente.
L’Eurogruppo
Il sostegno finanziario della Bce continua ad alleggerire la pressione sui titoli di Stato dei Paesi periferici. E per ipotizzare l’andamento dello spread a breve termine bisognerà attendere gli esiti dell’Eurogruppo, riunito oggi e domani a Bruxelles. Ancora annunci ad effetto, dopo quello del 2012 in cui il governatore della Bce Mario Draghi garantì che avrebbe fatto il possibile per l’euro? Questo pericolo sembrerebbe scampato oggi, ma le criticità restano, anche se l’ndice di fiducia economica in Europa a giugno si è attestato a -0,68 punti contro i -0,76 maggio.
I fondi per la crescita e l’ok al bilancio pluriennale
Secondo il presidente della Commissione José Manuel Barroso, nell’appuntamento dell’Eurogruppo si discuterà “della crescita economica, ma per la crescita sono necessari finanziamenti; il fondo per la crescita dell’Europa sono i finanziamenti del nostro bilancio comunitario. Sono stati eliminati gli ultimi ostacoli” all’accordo, che “ora potrà essere sottoposto all’approvazione formale dell’Europarlamento e del Consiglio Ue”. I presidenti della Commissione Barroso, dell’Europarlamento Martin Schultz, e il premier irlandese e presidente di turno del Consiglio Ue, Enda Kenny, hanno infatti raggiunto a Bruxelles un accordo sul quadro di bilancio pluriennale comunitario 2014-2020.
I dati Usa
Ma ad influenzare i mercati ci sono anche i dati sul fronte della macroeconomia Usa, come la spesa per i consumi di maggio e le richieste di sussidio di disoccupazione. E ieri tra i fattori che hanno fatto chiudere in rialzo i listini Usa ci sarebbe stata anche, paradossalmente, la revisione al ribasso del dato sul Pil americano nel primo trimestre che ha spinto gli investitori a ritenere che la fine della manovra di stimolo dell’economia della Federal Reserve potrebbe non essere così vicina come si credeva.