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Snowden e il difficile viaggio verso Caracas

Da quando è stato accusato di spionaggio da parte del governo degli Stati Uniti, Edward Snowden ha ricevuto numerose offerte di asilo politico. Dal 23 giugno è nell’area di transito dell’aeroporto di Mosca ma Paesi pronti ad accoglierlo non mancano. L’Ecuador sembra essersi tirato indietro dopo il richiamo dell’amministrazione di Barack Obama al presidente Rafael Correa e il Nicaragua di Daniel Ortega ci sta ancora pensando.

L’ultimo invito ufficiale è arrivato dal Venezuela. Il presidente Nicolás Maduro ha detto di essere disposto ad offrire “asilo umanitario” all’ex analista della Cia. Ma Snowden non ha passaporto e da Mosca a Caracas non ci sono voli commerciali diretti. Come superare i 9.950 chilometri che separano la Russia dal Venezuela?

Un petro-volo per la talpa

In un’intervista con la Bbc, l’ex ministro messicano Jorge Castañeda, ha detto che il viaggio in Venezuela comporta una serie di complicazioni per Snowden. Arrivarci (non in termini logistici) non sarà facile.

“La decisione di Maduro è una conseguenza diretta dell’errore che hanno commesso Stati Uniti pensando che Snowden fosse nell’aereo di Evo Morales. A differenza della Bolivia, che non ha risorse e neanche aerei con l’autonomia necessaria per fare quel viaggio, il Venezuela ha tutte le possibilità per far muovere Snowden”, ha detto Castañeda.

Dopo che l’aereo del presidente Morales è stato bloccato dall’Europa per la sospetta presenza di Snowden, i Paesi latinoamericani – specialmente quelli dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (Alba) – hanno cambiato atteggiamento verso gli Stati Uniti.

Al Venezuela non mancano soldi e il governo potrebbe creare un documento alternativo al passaporto per farlo entrare nel territorio venezuelano. Ai russi conviene che Snowden vada via.

I rapporti con gli Usa

Secondo Eric Farnsworth, vicepresidente del Council of the Americas, una ong con sede a Washington DC, specializzata nei rapporti tra gli Stati Uniti e l’America latina, l’alternativa è che Snowden rimanga nell’ambasciata del Venezuela a Mosca, così come ha fatto Julian Assange nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.

“Un’altra opzione è viaggiare da Mosca al Venezuela facendo scalo a Cuba. Ma comunque, in qualsiasi modo, questa situazione potrà danneggiare i rapporti tra Stati Uniti e Venezuela. Un rapporto difficile, che nelle ultime settimane sembrava migliorare”, ha detto Farnsworth, a proposito dell’incontro tra il ministro degli Affari esteri venezuelano Elias Jaua e il segretario di Stato Joe Biden.

È possibile pensare che presto Edward Snowden camminerà per le strade di Caracas? Difficile ma possibile. Oggi Snowden è bloccato da settimane nell’area di transito dell’aeroporto di Mosca. E nessuno lo avrebbe mai detto.



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