La “talpa” del Datagate, Edward Snowden, ha accettato l’offerta di asilo politico del presidente venezuelano Nicolas Maduro. La notizia è stata confermata da fonti legali vicine al Cremlino. “Come ci si aspettava, Snowden ha accettato l’offerta di Maduro”, ha scritto su Twitter il responsabile della Commissione Affari Esteri del Parlamento russo, Alexiei Pushkov. Pochi minuti dopo però il tweet è sparito.
La conferma di Maduro
Dopo un incontro con il presidente di Panama, Ricardo Martinelli, il capo di Stato venezuelano, ha confermato la richiesta formale di asilo a Snowden. “Abbiamo ricevuto una richiesta di asilo di Snowden, quindi, dovrà solo decidere quando vuole volare e venire qui”, ha detto Maduro. Il presidente aveva annunciato venerdì scorso l’offerta di asilo umanitario a Snowden, accusando gli Stati Uniti di una “pazza persecuzione”.
“L’America latina sta dicendo a questo giovane che è perseguitato dall’Impero: vieni qui”, ha detto Maduro, in riferimento alle offerte della Bolivia e del Nicaragua. Il presidente venezuelano ha detto che purtroppo non ha ancora parlato con Snowden, ma che deve essere sicuro che in Venezuela sarà protetto. “Washington non governa il mondo”, ha detto.
Gli ostacoli per raggiungere Caracas
La Casa Bianca ha avvertito lunedì che non si deve permettere il viaggio di Snowden in nessun altro Paese che non sia l’America. Tra gli ostacoli che separano Snowden da Caracas c’è non solo il fatto che la “talpa” non ha più un passaporto, ma che tra Mosca e la capitale venezuelana non ci sono voli commerciali diretti.
Questo però non sarebbe un problema per il governo di Maduro. A differenza della Bolivia, il Venezuela conta di tutte le risorse necessarie per fare viaggiare Snowden. Il governo potrebbe creare un documento alternativo al passaporto per farlo entrare nel territorio venezuelano (cosa che conviene a Mosca) e Snowden potrebbe viaggiare su un volo privato. Resta da verificare l’effetto che questa accoglienza comporterà nei sempre tesi rapporti tra gli Stati Uniti e il Paese sudamericano.