Renziani crescono fra i montezemoliani. Oppure Renzi si sta montezemolizzando?
Mentre Italia Futura ha imboccato la strada del ritorno al movimento ultraliberista (con tanto di disobbedienza civile da avviare negli atenei, per la gioia dell’avvocato Alessandro De Nicola e dell’economista Nicola Rossi), la Scelta Civica montiana continua a dilaniarsi dopo le elezioni.
E non ci sono soltanto le divergenze caratteriali o programmatiche fra iper montiani e Udc, o fra montezemoliani laici e esponenti cattolici della Comunità di Sant’Egidio. No, ormai in molti, anche nei gruppi parlamentari di Scelta Civica, si pongono una questione di fondo: chi siamo?, e dove dobbiamo andare?
Ovvero: alle prossime elezioni europee, per non dire alle future scadenze amministrative, a quale schieramento vogliamo dar vita? A queste domande cerca di dare una risposta un documento che circola all’interno di Scelta Civica. E’ stato promosso dall’ex ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, candidato nelle liste Udc e ora deputato montiano, e dal montezemoliano della prima ora Mariano Rabino, deputato piemontese di Scelta Civica.
Chi ha letto il documento, sottoscritto anche dallo storico Andrea Romano, assicura che si chiede di chiarire se Scelta Civica debba inglobare o meno l’Udc (la risposta implicita, secondo i proponenti, è no) e che ha un più o meno esplicito sapore “renziano”. Insomma, senza riferimenti diretti al sindaco di Firenze, Matteo Renzi, è un documento che vede nelle idee e nell’azione riformatrice del Rottamatore un punto di riferimento per il futuro politico dell’Italia.
Nessuna prospettiva comune, invece, con il Pdl, berlusconiano o post berlusconiano che sia, viste le impostazioni anti europeistiche dell’attuale Popolo delle libertà. Ma il documento non è stato ancora ufficializzato. Monti non ha dato ancora il via libera?