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Pernigotti e Loro Piana. Lo spread che agevola lo shopping delle industrie italiane

Mister Spread agevola la vendita, o meglio la svendita, delle aziende del made in Italy. Non c’è dunque soltanto il nanismo delle industrie italiane, che per varie ragioni non riescono a internazionalizzarsi o a crescere a sufficienza. Infatti uno spread elevato misura uno ”sconto“ che noi diamo a chi compra dell’Italia ciò che vale, vedi i casi di Loro Piana dell’altro giorno o di Pernigotti di ieri. E’ quanto sostiene l’economista Giacomo Vaciago.

Che cos’è lo spread

“Da tre anni, consideriamo questa variabile come il principale “termometro” della nostra salute: se lo “spread” sale, vuol dire che la nostra malattia è più grave, e viceversa”, ricorda Vaciago. Il Presidente Monti arrivò ad indicare uno “spread- desiderato” come obiettivo del successo del suo Governo, scrive l’economista.

Il significato dello spread 

Cosa ci dice infatti, in ogni momento, lo “spread” più usato, cioè il differenziale di rendimento di due titoli decennali del debito pubblico italiano rispetto al debito pubblico tedesco? “Ci dice – scrive Vaciago sul sito Inpiù – come si è ridotto il valore del decennale italiano rispetto al valore del decennale tedesco considerato come benchmark”.

Quando sale e quando scende

Il rendimento di mercato del nostro titolo sale (a parità di cedola predeterminata) in quanto si deprezza il valore del titolo stesso. “A questo più alto rendimento – secondo l’economista – il Tesoro riuscirà a emettere nuovi titoli e questo è il  maggior onere che ne risulta per il Tesoro italiano”. Ma intanto lo spread sale, “in quanto chi ha quel titolo in portafoglio subisce una perdita”. In altre parole, “il Tesoro pagherà di più, e chi di noi ha i vecchi titoli in portafoglio è più povero”.

Gli effetti

Ecco la conclusione di Vaciago: “Uno spread elevato misura uno ”sconto“ che noi diamo a chi compra dell’Italia ciò che vale: l’anno scorso la Ducati, l’altro giorno Loro Piana, e l’elenco continuerà ad allungarsi nei prossimi tempi. Comprare Italia non conviene (sono i nostri difetti…), ma comprare qualità del made-in-Italy (sono le nostre virtù…) non è mai stato così conveniente. Stupisce che tutto il mondo se ne sia accorto, e che anche grazie alla nostra confusione politica possa fare ottimi affari comprando i nostri gioielli di famiglia?”.


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