La Bbc si chiede se proprio oggi, 18 luglio, giorno del compleanno di Nelson Mandela, la Russia non stia vivendo un momento simile a quello del Sudafrica a causa della condanna del blogger anti-Putin più famoso del Paese: Alexei Navalny. Dopo avere confermato ieri la sua candidatura alle elezioni del Comune di Mosca, il leader più carismatico dell’opposizione russa è stato condannato per un furto all’impresa Viatskaya Lesnaya Kompania.
L’accusa
I fatti si riferiscono all’anno 2009, quando Navalny lavorava come consigliere del governatore di Kírov, Nikita Belykh, e si occupava delle riforme dell’industria locale. A Belykh – molto critico verso il Cremlino – era stata assegnata una regione particolarmente problematica per dimostrare le sue capacità di gestione. Allora non uscì allo scoperto niente di irregolare, ma oggi un tribunale ha ripescato il caso per bloccare l’ascesa politica del blogger dissidente.
Secondo il giudice (non un giudice qualsiasi ma il più famoso della Russia perché non ha mai dichiarato innocente nessun accusato), Navalny è colpevole di avere rubato 10.000 metri quadrati di prodotti forestali per un valore di 16 milioni di rubli. Viatskaya Lesnaya Kompania ha provato a monopolizzare i contratti della regione.
La corsa per il Comune
Navalny è già iscritto come candidato alle elezioni per il sindaco di Mosca del prossimo 8 settembre ma la sua partecipazione alla corsa per le amministrative molto probabilmente sarà bloccata se rimane in piedi la sentenza in secondo grado. Il pubblico ministero ha chiesto sei anni di carcere per il giovane blogger. L’accusa è di “furto in quantità specialmente elevata” e potrebbe essere condannato fino a 10 anni.
L’inabilitazione politica
Il blogger continua ad essere il favorito per le elezioni comunali. La Commissione elettorale municipale di Mosca ha spiegato all’agenzia Interfax che Navalny potrà partecipare come candidato fino a quando la sentenza non sarà definitiva. Il politico ha 10 giorni per presentare un ricorso e i tribunali 30 giorni per studiarlo, per cui potrebbe non essere inabilitato per la tornata elettorale.
Le ambizioni di Navalny
Navalny ha detto che vorrebbe diventare il presidente della Russia. Il blogger è diventato famoso per essere riuscito a unire l’opposizione russa e per la sua lotta contro la corruzione. Dirige una fondazione specializzata nelle inchieste sulle irregolarità della gestione pubblica. Tra i suoi progetti ci sono la pagina web “Rospil”, dove analizza le spese dello Stato.