I renziani sono stati isolati e il Pd guidato da Guglielmo Epifani si affida al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha blindato il governo Letta, difendendo anche Silvio Berlusconi.
L’assemblea dei senatori Pd ha respinto le mozioni di sfiducia al ministro dell’Interno previste per venerdì 19 luglio in aula a Palazzo Madama sul caso kazako con 80 voti a favore, 7 astenuti e nessun contrario.
L’esito segna una sconfitta della linea di Matteo Renzi e dei renziani che puntavano comunque su una critica netta all’operato del titolare del Viminale, Angelino Alfano, ministro dell’Interno e pure vicepresidente del Consiglio. Una posizione critica che di fatto si sarebbe riverberata sul governo delle larghe intese e sul premier Enrico Letta, espressione del Pd.
Una manovra, quella dei renziani, con qualche sponda nei dalemiani perplessi e nei civatiani sparsi, che schiudeva la possibilità alla fine anticipata dell’esperienza del governo di responsabilità nazionale con il Pdl, auspice il Quirinale. Ma in realtà le mire dei renziani sulla mozione di sfiducia ad Alfano presentata dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e dal Sel di Nichi Vendola non avrebbero avuto alcuna possibilità di andare a buon fine visto tra l’altro che la Lega di Roberto Maroni ha fin dall’inizio detto che non avrebbe votato contro il titolare del Viminale.
Evidentemente l’appello di Napolitano ha fatto breccia nel Pd.
Ecco di seguito gli approfondimenti che Formiche.net ha dedicato alle parole e alle opere di Renzi e dei renziani.
L’analisi di Lodovico Festa sui sabotatori del governo Letta-Alfano
L’approfondimento di Edoardo Petti sul programma di Matteo Renzi che parla di lavoro e welfare