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Il super centro dati della Nsa nella terra dei mormoni

Sarà attivo ufficialmente da ottobre l’imponente data center della National Security Agency costruito nello Utah. Un centro di raccolta dati da 2 miliardi di dollari la cui capacità è misurata zettabiyte.

Di quanto si tratti lo spiega Wired.it e lo stesso sito ufficiale del centro: in un terabyte ci sono mille gigabyte; in un petabyte mille terabyte; in un exabyte ci sono mille petabyte; e mille exabyte sono uno zettabyte. Come sottolineano alcuni tra gli addetti ai lavori si tratta di molte e molte informazioni.

Scrive BuzzFeed che l’apertura della struttura sarà soltanto l’ultimo passo. Anzi il centro è già in funzione, riporta il sito e stando a quanto riferito da Russ Tice, ex analista della Nsa diventato anni fa un whistleblower come Edward Snowed fornendo nel 2005 informazioni al New York Times, non raccoglie soltanto metadati. Distinzione su cui fa leva la difesa dell’amministrazione Usa per giustificare i programmi di sorveglianza venuti a galla nell’ultimo mese.

Secondo Tice, che scrive BuzzFeed mantiene contatti con gli ex colleghi, l’agenzia è in grado di raccogliere l’intero contenuto delle comunicazioni. A dare notizia del centro fu già un anno fa Wired. La struttura non è l’unica del suo genere per l’agenzia. È però la più grande.

Il centro di Bluffdale non ha mancato di attirare la protesta di attivisti per i diritti civili ed autoproclamati patrioti, come li descrive il Salt Lake Tribune, che lo scorso 4 luglio, nel giorno dell’indipendenza, hanno manifestato per denunciare quello che considerano lo spionaggio incostituzionale del governo statunitense contro i propri cittadini.

Una posizione ancora non maggioritaria nel Paese come rivelava un sondaggio del Pew Research Institute realizzato pochi giorni dopo la pubblicazione delle prime inchieste del Guardian e del Washington Post.

Il quotidiano di Salt Lake traccia anche i motivi che hanno spinto alla scelta di Bluffdale come sede del centro. L’area non è soggetta a disastri naturali, c’è forza lavoro qualificata, bassi costi per le utility. Una mano l’ha data anche la politica con una costate attività di lobby e discussioni iniziate già nel 2005.

Bluffadale spiegano i funzionari citati dal quotidiano si trova inoltre in una regione attraversata dalle principali linee energetiche di distribuzione. Iil data center dell’NSA energia ne consumerà:65 megawatt di elettricità. Servirà inoltre acqua, tanta, per i sistemi di raffreddamento.

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