La People’s Bank of China, la banca centrale cinese, torna sulla piazza di Shangai con operazioni di mercato aperto dopo la stretta che ha fatto tremare le banche e gli operatori a fine giugno. Nessuna iniezione da capogiro, ben inteso, ma il segnale della nuova strategia dell’istituto, dopo mesi di silenzio, quantomeno comincia a farsi più chiara. Stop alla politica monetaria ultra espansiva. Il rischio sui mercati deve essere limitato, e per bandire la speculazione facile, Pechino sceglie di tornare a dare ai soldi il loro valore, o forse anche più.
I mercati hanno scrutato con attenzione il tasso interbancario cinese dopo che la Bank of China ha creato le condizioni per una stretta monetaria a fine giugno come avvertimento contro pratiche creditizie rischiose agevolata dall’ondata di liquidità fino ad allora impetuosa. I tassi a breve termine sono aumentati nelle ultime settimane, considerando che a fine luglio è prevista la distribuzione di dividendi e le società e le banche accantonano quindi liquidità.
Il contenimento del rischio sui mercati
Secondo alcuni economisti, sottolinea Reuters, la People’s Bank of China potrebbe sfruttare la pressione sui mercati creando le condizioni per un’altra stretta di fine mese se il settore finanziario del Paese non mostrasse segni di contenimento del rischio. La PBoC non ha mai spiegato perché abbia permesso ai tassi di svettare a giugno, e ha tenuto gli analisti nel dubbio a luglio, permettendo, con gli strumenti in scadenza, di iniettare nuova liquidità ma senza decidere una vera linea. Almeno fino a oggi.
La svolta di oggi
L’iniezione da 1,8 miliardi di sterline a sette giorni di Reverse Bond Repurchase Agreements (acquisto a pronti di titoli, di fatto spesso usato come un investimento a breve termine Securities Driven Market) hanno segnato per la prima volta dal 20 giugno l’attività della PBoC nel mercato aperto e il primo ricorso a Reverse Repos, che iniettano liquidità anziché drenarla, da febbraio. Una decisione che ha fatto impennare i titoli dello Shangai Financials Index.
La nuova strategia
Ma le Reverse Repos della PBoC hanno un tasso del 4,4%, molto più alto di quello previsto dall’ultima guidance (previsione) ufficiale al 3,5%, creando il terreno per un livello alto di tassi su cui contrattare. Secondo un dealer di Pechino “l’ammontare della liquidità è limitato, e il tasso della guidance era già alto. La Banca centrale intende quindi assicurare al mercato liquidità sufficiente ma relativamente costosa”.
“L’alto tasso potrebbe essere un segnale per far capire che l’era della politica monetaria ultra espansiva è finita e che la liquidità torna oggi ad avere il suo prezzo”, ha spiegato Wee-Khoo Chong, economista di Société Générale a Hong Kong.