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Rischio sicurezza domani a via del Plebiscito. Qualcuno vuole l’incidente?

Via del Plebiscito è una via nota perchè sede di Palazzo Grazioli che ha fra i suoi inquilini eccellenti anche il condannato più celebre d’Italia, Silvio Berlusconi.

Questa strada, non particolarmente larga, collega piazza Venezia con piazza del Gesù dove inizia corso Vittorio Emanuele II ed è raggiungibile (in entrata o in uscita) anche da tre traverse. Questo è il teatro scelto dal Pdl per la manifestazione di domani in supporto al loro leader.

Ci sarà l’esercito di Silvio ma, notizia fresca, ci sarà anche il Popolo viola. “Anche noi Sentinelle della Democrazia faremo un salto domani a via del Plebiscito, in silenzio e pacificamente ma con cartelli che parleranno per noi chiaramente: “Fuori i condannati dal Parlamento”, ha annunciato su Facebook Gianfranco Mascia. “Come cittadini italiani non possiamo permettere che abbiano voce e spazio gli eversivi e gli amici dei criminali”, ha aggiunto.

Non serve un genio a capire che fra Esercito e Sentinelle possa andare in scena uno scontro assai poco irenico. Un innalzamento della temperatura e magari qualche incidente potrebbe persino risultare strumentale alle opposte propagande. Ha senso però mettere così a repentaglio la sicurezza e l’ordine pubblico?

Alla domanda dovrebbe dare una risposta il ministro dell’Interno che per la verità sul tema potrebbe non avere la serenità d’animo adeguata. Alfano potrebbe per la verità riscattarsi dal pasticcio kazako riprendendo la guida del Viminale e in questa veste convincere Berlusconi e i suoi che la manifestazione sarebbe un azzardo e che, piuttosto che vietarla, meglio sarebbe annullarla. Ministro dell’Interno o segretario del Pdl? Il vice premier è ora chiamato a scegliere. Indietro non potrà tornare.


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