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Dossier Siria, la Bonino insiste (con la Russia) per Ginevra 2

Italia e Russia ritengono “necessaria” la realizzazione di Ginevra II, la Conferenza internazionale sulla Siria nata da una iniziativa russo americana, di fatto bocciata dal presidente siriano Bashar al-Assad. Lo hanno ribadito Emma Bonino e Sergei Lavrov nel corso di una conferenza stampa a Villa Madama al termine di una ministeriale italo-russa.

Le parole di Emma Bonino
Il capo della diplomazia italiana ha sottolineato la “convergenza sull’ipotesi che unico sbocco della crisi non possa che essere diplomatico e non militare. Si deve arrivare a Ginevra 2 – ha continuato Bonino – con una opposizione siriana più inclusiva stabile e coesa”. Siamo “consapevoli – le ha fatto eco il ministro degli Esteri russo – della necessità di organizzare una conferenza, sottolineando l’importanza di unificare le forse dell’opposizione allo scopo di cacciare dal territorio siriano i terroristi”, che di recente “nel nord hanno ucciso più di 500 persone, la metà delle quali bambini”.

Problemi interni e alleanze
Proprio il fantasma del terrorismo e le infiltrazioni delle organizzazione jihadiste è lo strumento di maggiore persuasione che Italia, Russia e lo stesso Assad intendono utilizzare nei confronti di Washington per far modificare il sostegno, per ora incondizionato, riservato al fronte eterogeneo dei ribelli. Lo stesso padre Paolo Dall’Oglio, come confermato oggi ufficialmente dalla Bonino, sarebbe stato rapito da un gruppo islamista che combatte il regime di Damasco. Insomma, in Siria il confine fra buoni e cattivi è molto meno facilmente distinguibile di come possa sembrare. Per questa ragione, la nostra Farnesina ritiene che una soluzione militare sarebbe una sciagura e che invece vada perseguita una exit strategy tutta politica che coinvolga Assad ed i suoi alleati, fra i quali Russia e Iran. Il problema vero è che Putin è in rotta con gli Usa per il controverso sostegno a Snowden e che Israele è del tutto tetragono a considerare l’eventualità di una evoluzione positiva nella relazione con l’Iran di Rohani.

I passi successivi
Questi fattori, pur estranei al dossier Siria, potrebbero complicare la organizzazione di Ginevra 2. L’Italia potrebbe svolgere un ruolo di mediazione importante. La Bonino lo sa e l’incontro di oggi a Roma con l’omologo russo segna un punto a suo favore. Ora, notano alcuni osservatori, toccherà informare Kerry e sentire la sua opinione.


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