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L’apologia della violenza di Vattimo sui No-Tav

La violenza può diventare legittima? Sembra di sì a giudicare dalle parole pronunciate dall’europarlamentare dell’Idv Gianni Vattimo.

Il filosofo dell’Idv, dopo essere stato in visita al carcere delle Vallette di Torino, ha dichiarato quanto segue: ”Quella dei No tav è una forma di pressione che ci vuole, perché la questione è stata sempre trattata senza consultare il territorio. Non sono un paladino della violenza, ma delle dimostrazioni pacifiche. E i blocchi stradali sono solo modi di farsi sentire visto che nessuno dà loro retta”. E ancora: “Ci può essere forse un po’ di illegalità, ma non è violenza. Definire sovversivi i No-tav è sicuramente un eccesso”.

Frasi rilanciate dal giornale on-line “Lo Spiffero”, con la sobria titolazione “Tav, la violenza è legittima”, e analizzate filosoficamente sul Corriere della Sera da Luca Mastrantonio.

Frasi che arrivano nel giorno in cui vengono diffusi i dati del Viminale sulle proteste no-Tav: dal primo agosto del 2012 al 31 luglio del 2013, sono state 130 le manifestazioni di protesta organizzate dal movimento e in 23 di queste occasioni ci sono stati disordini. Un po’ troppe forse per essere definite, come ha fatto Vattimo, “dimostrazioni pacifiche”.

 

 


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