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Propaganda FDP, Die Linke e Die Grünen – aspettando le elezioni tedesche 2013

In queste settimane ho deciso di dedicarmi solo alla questione della wahlkampf tedesca del 22 settembre 2013.

Nell’articolo precedente, una sorta di “aspettando le elezioni” mi sono occupato di offrire una piccola analisi o meglio alcune considerazioni sulla propaganda e sulla pubblicità a fini elettorali dei maggiori contendenti di questa tornata elettorale.

L’intervento del 24 agosto era dedicato alla propaganda della CDU e dell’ SPD, oggi presento i restanti tre principali partiti, ossia Die Linke, Die Grüne e la FDP.

La propaganda dell’FDP

La FPD è il partito che attualmente si trova a governare assieme alla CDU di Angela Merkel. Si tratta del partito dei liberali. La distinzione maggiore con la SPD è relativa proprio al modo di intendere l’economia e il mercato. In tema di diritti, però, la FDP non è distante dalle forze progressiste.

Per la CDU il motto è “Gemeinsam” per superare divisioni e difficoltà; per la SPD il motto è “Entscheidung” la scelta, per l’FPD è la “libertà”. I colori del partito sono il blu e il giallo, colori che danno idea di “luce” di spazio aperto, dunque effettivamente di libertà. Una libertà che passa dall’idea di mercato e di economia, fino ai diritti civili. La FDP, infatti, sostiene l’uguaglianza tra eterosessuali ed omosessuali e ha specifici manifesti dedicati proprio ai diritti civili. Nel centro destra rappresenta sicuramente la forza meno conservatrice.

Dai manifesti trovati e analizzati emerge che il target è, come nel caso della CDU, la popolazione appartenente alle fasce medio-alte della società. Si mette in evidenza il ruolo della famiglia tradizionale, ma si indica l’apertura alle forme non convenzionali. C’è una mamma con un bambino affianco alla scritta “schluss mit schulden. Aus verantwortung für heute und morgen”, in cui si mette in evidenza il problema del debito con il presente e il futuro, temi già utilizzati nelle propagande di CDU e SPD. Interessante è anche l’immagine di una ragazza che salta allegra, sopra alla scritta “starke bürgerrechte. Weil es um ihre freiheit geht” ossia “forti dirti di cittadinanza, perché è per la vostra libertà”.

 

La propaganda dei Grünen

I verdi sono la forza politica che maggiormente solletica la SPD di Steinbrück. Le idee sull’economia e il lavoro sono simili. Sarebbe l’alleanza ideale per un governo di “centro sinistra”. Il linguaggio comunicativo dei Verdi è molto “amichevole” e diretto. L’uso del “tu” prevale rispetto all’uso del “noi”. Come per la SPD il motto è, secondo me, “Entscheidung“, la scelta. Nei manifesti c’è un diretto contatto con il lettore/osservatore e futuro elettore.

Vengono esposti problemi e soluzioni e la domanda semplice e diretta è “und du?“. Il partito dei verdi è giovane e dinamico, primeggia naturalmente il colore verde che non è un colore piatto, ma nemmeno dirompente come il rosso. L’effetto è di una compostezza che vuole dirompere. Si rivolge a persone “post-moderne” oserei dire, che hanno a cuore temi come la sostenibilità, il commercio equo-solidale, gli animali. Si riferisce sia ad un pubblico giovane in generale, sia alle donne in particolare.

 

Sul sito dei verdi si trova una bellissima e pulita presentazione con obiettivi del partito, mission e una sezione dedicata all’autoconvincimento dell’elettore: “perché dovresti votarci? Prova a rispondere ad un paio di domande

Come principali forze di opposizione rispetto alla Cancelliera Merkel, sia SPD sia Die Grünen e si vedrà anche i Die Linke, mettono in evidenza il fatto che sono altro dalla coalizione di centro destra e che si propongono come alternativa. La giustificazione è che “loro” non pensano agli interessi degli elettori e dunque viene evidenziata la inadeguatezza di chi ha governato. Poiché malgrado la tanto citata voglia di pensare al futuro (Zukunft) Merkel and co. non ci vogliono pensare (denkt nicht an).

Come per il candidato dell’SPD, anche il candidato dei verdi si è messo a disposizione per una interessante intervista con il blogger berlinese, Tilo jung.

La propaganda di Die Linke

All’estrema sinistra della SPD si trovano i Die Linke (anche se ce ne sono altri ancora più a sinistra) e la loro idea di politica non corrisponde quasi per niente a quella del principale partito di centro sinistra. Ma nemmeno a quello dei verdi debbo dire. La sinistra è rossa e di battaglia, ma una battaglia dura nei confronti del centro destra e delle destre in generale.

La sinistra è fortemente critica e incentrata su un nemico, Frau Merkel. Naturalmente i temi principali della propaganda dei Die Linke sono il lavoro e la giustizia sociale. Temi che di per sé non sono affatto estranei né alla SPD né ai Verdi, tuttavia le modalità con cui si vogliono ottenere certi risultati differiscono molto. I richiami alle contrapposizioni ideologiche classiche sono forti, ci sono scritte che indicano la lotta al nazismo e ad ogni forma di razzismo. Ci sono richiami al sociale come cardine di ogni scelta politica, “100% sozial” è uno dei motti.

La prospettiva è quella di diventare opposizione vera di sinistra. Le parole non sono concilianti né polite, anzi. Il vocabolario è molto battagliero e indirizzato ad essere forza di contrasto, non di governo. Di questo mi son sempre chiesto il perché. Perché mai una forza di sinistra, molto agguerrita che vuole cambiare le cose non aspira alla vittoria, ma ad essere sempre eternamente opposizione.

Nella propaganda dei Die Linke si trovano riferimenti all’eguaglianza, al diritto e all’equità. Il pubblico di riferimento è di nicchia vorrei dire, ossia coloro che per formazioni culturale e sociale si riconoscono in vecchie ideologie (magari quelli più anziani) o giovani idealisti, soprattutto studenti.

 


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