Nessuna crisi di governo all’orizzonte. Parola di Nicola Piepoli, fondatore e presidente dell’Istituto omonimo che a Formiche.net racconta come la maggioranza degli italiani (sorpresa, anche quella a 5 Stelle) tifi per Enrico Letta, secondo le ultime rilevazioni del suo istituto di ricerche.
Presidente, il governo sarà messo a dura prova a settembre dal voto in Senato sulla decadenza parlamentare di Silvio Berlusconi. La supererà?
Non ci saranno crisi a settembre, non ci sarà nessun voto anticipato perché non conviene andare alle elezioni, i partiti lo sanno. Ed il motivo è il seguente: c’è una “maggioranza silenziosa” che tifa per questo governo.
Da chi è composta questa maggioranza pro-Letta?
È trasversale. Comprende la grande maggioranza del centrosinistra, l’88%, del centrodestra, il 73% e la maggioranza relativa del M5S, il 40%.
Il M5S tifa per Letta? Come se lo spiega?
La sua maggioranza relativa sì. C’è un inconscio collettivo che pensa ci sia gente onesta al governo, giovane e capace di cambiare le cose. E in più gli italiani credono che questo governo sia fortunato perché nato quando le nubi sull’economia tendevano a dissolversi più che a incupirsi. Infatti questi ultimi mesi dell’anno saranno migliori rispetto all’anno scorso. E questo influirà positivamente sull’esecutivo.
Una delle critiche che viene mossa a questo governo è di essere debole e sotto scacco del leader del Pdl…
Berlusconi ci ha provato a mandare a casa l’esecutivo ma mi sembra invece che sia lui ad andarci. Io ho vissuto tutti i governi della storia repubblicana e penso che questo sia il migliore, non per i contenuti ma per la squadra, non c’è stata destra e sinistra ma il bene del Paese. Letta aggrega, non sparge zizzania.
Se l’Italia è tendenzialmente pro-Letta significa quindi che l’elettorato del centro-destra è più “colomba” che “falco”?
Assolutamente sì, ci sono pochi falchi nell’elettorato di centro-destra, la linea è sicuramente filo-governativa.
Ma chi è più forte a livello elettorale in questo momento tra destra e sinistra?
La coalizione maggioritaria è quella di centro-destra, al 34% contando la Lega ma il partito maggioritario è il Pd, con il 28% dei voti. Largo del Nazareno cresce ma paga in termini di coalizione il trend negativo di Sel, al 3.5%.