Non si ferma la mobilitazione di papa Francesco per la pace in Siria. Dopo il digiuno e la grande veglia che ha portato in piazza San Pietro oltre 100mila persone, senza contare quanti l’hanno seguita a distanza, il Papa nell’Angelus domenicale torna a gridare forte il suo no alla guerra: “Dobbiamo dire no all’odio fratricida e alle menzogne di cui si serve la guerra”, ha detto Bergoglio adombrando il “dubbio che le guerre servano per vendere le armi”.Un dubbio quello di Bergolgio che suona come una condanna che non risparmia nessuno. Francesco si era già scagliato tanto contro “l’inutile massacro” in atto in Siria per mano di Assad quanto contro la “vana pretesa di una soluzione militare”, promossa dal presidente americano Barack Obama.E mentre il Papa punta sulla mobilitazione delle masse per scongiurare l’attacco, il segretario di Stato americano John Kerry porta avanti la sua offensiva diplomatica in Europa per cercare sostenitori all’intervento in Siria. A suo dire sarebbero almeno dieci i Paesi pronti a un’azione militare contro Bashar al Assad.
L’Angelus di Papa Francesco contro la guerra
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