Il presidente del Senato, l’ex magistrato Grasso, nominato da Pigi Bersani, annuncia che non si opporrà al cambio del regolamento e al voto palese.
Taluni annunciano di volere fotografare il proprio voto con i telefonini.
Che vergogna !
Numerosissimi parlamentari hanno un così basso concetto di sé che identificano, automaticamente, il voto segreto con il voto venduto e comprato, facendo finta di non sapere di essere stati tutti nominati dalle segreterie dei partiti, nessuno di loro eletto per volontà degli elettori. Sicchè il voto palese equivale a un voto già comprato da chi li nominò.
E sono così impegnati nell’evitare che la sinistra si riproduca nel prodigioso numero dei franchi tiratori da non avere neanche preso in considerazione il problema opposto: la libertà dei senatori di centro-destra di esprimersi, senza doverne rendere conto a chi li nominò. Si tratta della stessa persona sulla quale sono chiamati a votare : l’eterno imputato del Paese ( normale ?) Berlusconi Silvio fu Luigi, 77 anni, da Arcore (Monza), imprenditore, Presidente del Milan e senatore “decadendo”.
Il quale, con il peso degli anni, i suoi limiti ed errori, è uno dei pochi, che continua a far politica e a utlizzare proficuamente i media, come ha rilevato l’ex dalemiano Velardi.
Mentre i suoi nemici si occupano e scrivono del cerone, dei capelli tinti, delle foto sulla scrivania, della calza sul volto per bucare il video. Gli stessi errori, la stessa supponenza, lo stesso disprezzo nei confronti non solo di Silvio ma anche dei suoi elettori, che sinora hanno provocato tante batoste ai progressisti.
E Grillo gode, sperando che la decadenza, non solo quella auspicata del Cavaliere, ma anche e soprattutto della già bassa fiducia, che i cittadini hanno nella vorace Casta, quando Re Giorgio riaprirà le gabine elettorali, si tradurrà in nuovi e più numerosi consensi al M5S, al cui interno, peraltro, non brillano dei De Gasperi, ma dei personaggi modesti, obbedienti a Re Beppe
Pietro Mancini